ROMA VIS NOVA – C.C. ORTIGIA 1928 10-8 (1-2, 2-0, 4-2, 3-4)
Roma Vis Nova: Correggia, Poli, Agnolet, Woodhead, Grossi 2, Di Corato 1, Salipante 1, Viskovic 1, Smiljevic 2, Spione 1, Antonucci (Cap) 2, Castrucci. Allenatore: Alessandro Calcaterra
C.C. Ortigia 1928: Tempesti, Cassia (Cap) 5, Avakian, La Rosa, Di Luciano, Giribaldi, Kalaitzis, Carnesecchi 1, Marangolo, Inaba 2, Scordo, Napolitano (Cap), Ruggiero. Allenatore: Stefano Piccardo
Arbitri: Fabio Brasiliano (Camogli, GE) e Antonio Guarracino (Napoli)
Superiorità numeriche: RVN: 5/8 + 3 rig.; ORT: 4/10.
Espulsioni definitive: La Rosa (O) nel 3° tempo, Inaba (O) nel 4° tempo per limite di falli
L’Ortigia chiude con la sconfitta per 10-8, la gara 3 della finale per il 7° posto in casa della Roma Vis Nova. Il sette di Piccardo termina la stagione in ottava posizione, la stessa della regular season. Le due formazioni si sono ritrovate di fronte dopo pochi giorni, con la Vis Nova che doveva rinunciare a Penava e Ciotti, mentre i biancoverdi, privi di Campopiano, hanno lasciato Tempesti in panchina, dando spazio a Ruggiero. Il match non ha grande intensità ma è gradevole e l’Ortigia lo sblocca con Cassia, per l’occasione capitano. Dopo 60 secondi i romani trovano il rigore, ma Ruggiero è bravissimo a dire no a Smiljevic. Gli uomini di Piccardo, che non hanno saputo sfruttare il vantaggio dell’uomo in più, hanno sprecato tanto in avanti subendo il pareggio di Viskovic, riportandosi subito in vantaggio ancora con Cassia, il migliore dei suoi. Nella seconda frazione, i padroni di casa pareggiano con Salipante, che sfrutta una ripartenza nata da un errore offensivo dei biancoverdi, poi un ottimo Ruggiero ferma per tre volte i tentativi avversari, fino a quando, nel finale, Antonucci finalizza una superiorità che vale il primo vantaggio di 3-2 per i romani. Nel terzo tempo, la Vis Nova allunga, ma l’Ortigia reagisce prontamente e con la bella doppietta di Inaba, si porta sul 4-4. I padroni di casa, però, spingono e vanno di nuovo sul doppio vantaggio di 6-4, quindi Ruggiero para un rigore anche a Viskovic, ma deve capitolare sul tiro di Grossi a 9 secondi dalla sirena. L’Ortigia molla un po’ nel quarto tempo e i romani ne approfittano ampliando il distacco fino a +6. I biancoverdi cercano di reagire e, grazie a Cassia, risalgono fino a meno due, ma non c’è più tempo.
“Sicuramente c’erano poche motivazioni, poi è arrivata – dice il coach Stefano Piccardo – un po’ di stanchezza tra terzo e quarto tempo e siamo crollati. Poi, con orgoglio, l’abbiamo quasi ripresa, però non siamo riusciti a completare la rimonta. Purtroppo quel passaggio a vuoto ha compromesso la gara. Inoltre, abbiamo giocato malissimo la superiorità numerica, se ne avessimo realizzate tre in più avremmo portato a casa il risultato. Comunque, conta poco. Devo sottolineare, invece, l’ottima prova di Ruggiero, che ha parato davvero molto bene.
Abbiamo pagato gli impegni di coppa e i punti persi ad inizio anno. – Riflette il coach biancoverde – Credo che non avremmo meritato di finire ottavi nella regular season. E anche nei play-off meritavamo qualcosa in più. Mi riferisco a gara 3 a Bologna, che è stato un momento cruciale e negativo della nostra stagione, non per la prestazione dei ragazzi ma per quello che è successo. Direi che è stato forse l’anno più sfortunato da quando sono a Siracusa. Sono accadute talmente tante cose che, se le dovessimo mettere insieme, una dietro l’altra, potremmo parlarne a lungo. Abbiamo avuto momenti nei quali stavamo meglio e sembrava che potessimo dare una svolta e altri nei quali, per tanti motivi, non sono arrivati i risultati. Ad ogni modo è un anno dal quale bisogna assolutamente trarre degli insegnamenti per il futuro”.