Chiarezza sul futuro della zona industriale, l’On. Cafeo: “necessaria una generale assunzione di responsabilità”

Siracusa, 28 aprile 2021 – “Il sistema degli appalti nell’area industriale siracusana è divenuto l’elemento scatenante di tensioni sociali, sfociate con cadenza settimanale nell’ultimo periodo.”

Lo dichiara l’On. Giovanni Cafeo, parlamentare regionale di Italia Viva e segretario della III Commissione ARS Attività Produttive.

“I lavoratori e le imprese dell’indotto imputano tali difficoltà ad una minore remunerazione dei lavori dati in appalto dalle grandi committenti, con conseguente diminuzione dell’occupazione e relative azioni di protesta davanti ai cancelli – prosegue l’On Cafeo – tali fenomeni sempre più ricorrenti testimoniano una situazione delicata che nel medio-lungo periodo potrebbe scatenare ulteriori tensioni”.

“Occorre fare chiarezza ed aprire un serio confronto sul tema, con la presenza al tavolo dei soggetti interessati e cioè Confindustria, committenti, sindacato, istituzioni – continua Giovanni Cafeo – e ovviamente anche la politica deve fornire il proprio contributo in termini di supporto al sistema”.

“In particolare, le tensioni si sono acuite nell’area di Versalis – spiega Cafeo – dove nelle ultime settimane tutte le categorie dell’indotto e cioè chimici, metalmeccanici ed edili, hanno denunciato difficoltà, a detta loro ascrivibili proprio ad una minore remunerazione dei contratti nonché allo spostamento a carico delle imprese di alcuni oneri contrattuali”.

“È importante ricordare che l’Eni storicamente ha sempre giocato un ruolo di rilievo e di sostegno al territorio – prosegue ancora Cafeo – tuttavia oggi sembra venir meno proprio quel confronto costruttivo; in questo particolare contesto preoccupa poi l’incidente diplomatico che ha visto l’azienda protagonista, recentemente denunciato a mezzo stampa dai sindacati”.

“Ben venga il lavoro svolto in sede di assessorato regionale alle attività produttive – continua l’On. Giovanni Cafeo – che potrebbe portare ad un accordo in cui nella richiesta di area di crisi complessa verrebbe inserita la necessità di un impegno per una gestione <<etica>> degli appalti e un’attenzione maggiore alle ricadute sul territorio, ma occorre comprendere i progetti delle grandi multinazionali dell’area industriale e i rapporti che intendono esprimere sul territorio”.

“Occorre verificare ad esempio la volontà di Versalis, considerata la mancata realizzazione degli investimenti annunciati – conclude l’On. Cafeo – il momento storico che stiamo attraversando determinerà il futuro dell’area industriale siracusana ed è fondamentale che ognuno per il proprio ruolo faccia la sua parte, ricordando che i lavoratori e i cittadini della provincia di Siracusa osservano e sapranno valutare”.

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