Killer di Berlino, ecco chi è l’agente siracusano che ha sparato

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A uccidere stanotte nell’hinterland milanese, a Sesto San Giovanni, Anis Amri, l’attentatore di Berlino, sono stati due poliziotti nel corso di un normale controllo dei documenti. La pattuglia era composta dall’agente scelto, ( Per motivi di sicurazza in data 21/12/2016 abbiamo ascurato i Nomi dei due poliziotti )…….., ………, della provincia di …., del commissariato di Sesto San Giovanni e da …………, di ……., agente da dieci mesi e in prova da tre nello stesso commissariato, originario di ……….., in provincia di ……….. C. è rimasto ferito ed è stato operato all’ospedale di Monza dove è stato rimosso il proiettile incluso nella spalla destra. Illeso il collega …….

 

IL CONTROLLO DEI DOCUMENTI E LO SCONTRO A FUOCO

Cosa è successo? La pattuglia della polizia è arrivata in piazza Primo maggio, di fronte alla stazione, intorno alle 3 si stanotte per un normale controllo. La situazione è precipitata in pochi istanti. I due agenti hanno chiesto i documenti ad Amri che ha estratto da uno zainetto una pistola calibro 22 e sparato, ferendo alla spalla l’agente Movio. Immediata la reazione dell’agente ……. che ha risposto al fuoco, uccidendo l’aggressore. Ma non sa ancora di aver ucciso l’uomo più ricercato d’ Europa da tre giorni. Le impronte digitali e i tratti somatici hanno confermato l’identità del killer del mercato di Natale.

MINISTRO DELL’INTERNO: “GRATI AI DUE POLIZIOTTI”

Grato dell’operato dei due agenti si è detto il ministro dell’Interno, Marco Minniti, nel corso di una conferenza stampa al Viminale: «Noi guardiamo a questi due ragazzi come persone straordinarie, di giovanissima età, che facendo semplicemente il loro dovere hanno reso un servizio straordinario alla comunità. Penso sinceramente di poter interpretare il sentimento del nostro Paese nel dire loro che l’Italia è a loro grata». Ha poi aggiunto: «L’agente ……… è una persona straordinaria, un ragazzo molto motivato. L’ho ringraziato per la professionalità dimostrata insieme al suo collega».

«Gli ho trasmesso la mia gratitudine personale – ha detto Minniti – e gli ho fatto gli auguri di una pronta guarigione. Nei prossimi giorni andrò personalmente ad abbracciarlo. Gli ho anche fatto gli auguri di Buon Natale, dicendogli che grazie a persone come lui gli italiani potranno fare un Natale ancora più felice».

 

LA FAMIGLIA: “HA FATTO IL SUO DOVERE”

«Ringrazio Dio che sia vivo. È un ragazzo coraggioso e ha fatto il suo dovere». A dirlo è stato ……….., dipendente comunale di ………, padre di …….., l’agente di polizia coinvolto nella sparatoria in cui è rimasto ucciso il tunisino accusato della strage di Berlino. «…… è forte e determinato e noi ne siamo orgogliosi» ha aggiunto la madre. «È sempre stato forte, maturo, deciso – ha spiegato – Dopo il concorso ha fatto la scuola di Campobasso e a novembre ha fatto il giuramento. Ci siamo andati tutti. La sede di Milano l’ha scelta lui. A febbraio sarà effettivo».

 

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By wltv

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