I cittadini residenti a Città Giardino (Siracusa Nord) lamentano da mesi una cattiva qualità dell’aria, le frequenti ondate di puzze, prevalentemente riconducibili ad idrocarburi e/o zolfo, fanno così temere che il fenomeno possa nuocere alla salute.
Sabato 16 settembre si è tenuta l’ennesima assemblea pubblica per trattare la questione alla quale numerosi cittadini hanno preso parte dimostrando, se davvero ce ne fosse bisogno, di non più disposti ad assistere al teatrino dello “scarica barile”.Chi è responsabile di questo potenziale danno alla salute smetta immediatamente, in caso contrario, intervengano le autorità d’ufficio, si emani un’ordinanza Sindacale, la
Procura accerti con rapidità i fatti.
Troppo comodo pensare che basti promuovere un’assemblea pubblica sol per dire “Stiamo facendo”, “stiamo scrivendo”, “stiamo lavorando”. I cittadini devono conoscere lo stato della qualità dell’aria che respirano, ci
sono intere scolaresche che a Città Giardino sono costrette a chiudersi in classe per tentare di sottrarsi ai sempre più frequenti fenomeni di molestia olfattiva. Nessuna superficialità e approssimazione su un tema così grave monitorato costantemente da ARPA Sicilia, l’agenzia regionale per la protezione dell’ambiente, assente all’incontro come del resto al precedente tenutosi il 10 luglio a Melilli, ha pubblicato dei report niente affatto incoraggianti, evidenziando la presenza in atmosfera di composti solforati con concentrazioni unitarie (tralasciando al momento il deleterio effetto sinergico tra composti aromatici) di gran lunga superiori alle normali soglie olfattive.
Non credono i cittadini presenti che sia così difficile ancorare alle gravi responsabilità chi sta inquinando così spavaldamente in questi mesi il territorio di Città Giardino (come quello di Siracusa, Melilli, Priolo e Augusta), di contro desta qualche perplessità l’ardita rete di protezione che pare si stia tessendo attorno ai gestori degli impianti additati come responsabili del fenomeno.
In ultimo ci piacerebbe sapere come mai il Sindaco di Melilli presente all’incontro abbia denigrato apertamente la piattaforma digitale NOSE (applicazione voluta dal CNR e dal gruppo ISAC oltre che da ARPA
Sicilia per segnalare rapidamente e strutturalmente le puzze) dissuadendo i cittadini dall’utilizzo dell’APP che egli dice essere finanziata da Confindustria.
Notizie non vere come queste possono nuocere enormemente e creare confusione tra i cittadini che stanno dimostrando di gradire questo strumento segnalatore dei miasmi, a meno di non voler pensare che si tratti di un goffo tentativo di affossare il NOSE proprio perché qualche gestore è preoccupato degli effetti che le copiose segnalazioni possono sortire.
L’invito a questo punto è di scaricare l’APP. NOSE dal sito istituzionale https://nose–cnr.arpa.sicilia.it/ ricordando a tutti come al raggiungimento di 15 segnalazioni in 1 ora parte l’alert con campionamento automatico dell’aria.
In conclusione tra due settimane ci sarà una nuova assemblea pubblica per discutere del grave fenomeno odorigeno che anche stamattina ha ammorbato Città Giardino, l’auspicio è che ARPA Sicilia sia presente all’incontro e che si riesca a trovare una soluzione al fenomeno della cattiva qualità dell’aria del quale tutti i rappresentanti industriali presenti e il sig. Lazzaro, presidente del CIPA e della LILT, hanno dichiarato di
ignorare le cause.
Comitato Stop Veleni – Comitato AmbientiAMOciaSiracusa- Natura Sicula – TRIANGOLO DEI VELENI Belvedere Gruppo Formica Magro, Villa Orchidea e Francesco Onlus