Piano paesaggistico, l’assessore Sgarbi: “Non è efficace”

Il decreto che dispone l’approvazione del piano paesaggistico degli ambiti 14 e 17 ricadenti della provincia di Siracusa “non è efficace”. Parola dell’assessore regionale ai Beni culturali, prof. Vittorio Sgarbi, che ha preso carta e penna per imporre al dirigente generale del Dipartimento regionale dei beni culturali e al servizio 4 Pianificazione paesaggistica il ritiro della pubblicazione del decreto.

Lo spunto è relativo alla pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale della Regione siciliana del 16 marzo, del decreto a firma del precedente assessore regionale, Aurora Notarianni, datato 20 ottobre 2017. Ed è proprio sull’atto sottoscritto dal suo predecessore, che Sgarbi sofferma la propria attenzione perché “al momento della pubblicazione dell’atto, era da tempo cessato dalla carica, così come il Governo regionale al cui interno esercitava la delega”.

Nella missiva ai funzionari, l’assessore Sgarbi parla di una “circostanza singolare” rispetto anche alla data del decreto e quello della pubblicazione: “ciò non costituisce un mero profilo di irregolarità dell’atto in quanto, com’è noto, la giusta pubblicità del provvedimento in questione ha natura costitutiva, il che, in altri termini, significa che l’approvazione del piano espleta i suoi effetti erga omnes dalla data di pubblicazione in Gazzetta”. In buona sostanza, il prof. Sgarbi fa notare come “un atto dell’ottobre 2017, detenuto dal Dipartimento per 5 mesi, acquisterebbe efficacia il 16 marzo 2018; che quindi, un provvedimento assumerebbe valore giuridico quando chi lo ha sottoscritto è cessato da lunga tratta di tempo dalle sue funzioni; e che di un decreto assumerebbe la responsabilità chi scrive, nella qualità di assessore regionale alla data di sua pubblicazione, che tuttavia, a quella stessa data, non lo ha firmato né è stato messo in condizione alcuna di conoscerne in precedenza i contenuti”.

Per l’assessore Sgarbi, insomma, quella delibera con cui viene approvato il piano paesaggistico della provincia di Siracusa dovrebbe essere sottoposto alla sua attenzione e approvazione, “per essere poi, in questa veste, che è la sola legittima, pubblicata sulla Gazzetta ufficiale della Regione siciliana. Il che non è accaduto”.

Ieri sera una delegazione di Confindustria Siracusa ha incontrato il governatore Nello Musumeci per trovare soluzioni e sbloccare le infrastrutture che tuttora vanno a sbattere contro il codice degli appalti. Musumeci ha assicurato che dopo l’approvazione del bilancio, farà chiarezza su tutta la questione. “E’ corretto a mio giudizio – dice l’ing. Massimo Riili, presidente di Ance Siracusa – che una nuova giunta si ribelli al fatto che qualcuno degli uffici si sostituisca all’azione politica vera e propria. Speriamo e che una rivalutazione della vicenda possa mitigare gli effetti devastanti del piano paesaggistico. Quello dell’assessore Sgarbi è un segnale politico chiaro che apprezziamo”.

Storcono il muso, invece, gli ambientalisti: “Capisco la volontà dell’assessore Sgarbi – dice il responsabile dei Verdi, arch. Giuseppe Patti – di lasciare un segno indelebile nella storia della tutela del paesaggio della provincia di Siracusa con la volontà di apporre la sua firma sul decreto di attuazione del piano paesaggistico ma la sua volontà si blocca davanti a questioni amministrative non di poco conto che hanno interessato il Tar e il Cga. Quest’ultimo organo, per fortuna, ha riportato indietro le lancette annullando la sentenza del Tar di Catania e rendendo l’atto amministrativo efficace al tempo dell’assessore Notarianni”.

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By wltv

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