Siracusa – Civico4 raccoglie l’appello di Cgil, Cisl e Uil per le amministrative

Roberto Alosi, Vera Carasi e Luisella Lionti – rispettivamente Segretario Generale Cgil Siracusa, Segretario Generale Cisl Ragusa Siracusa, Segretario Generale Uil Sicilia – hanno inviato un documento ai candidati a Sindaco della città affinché la prossima amministrazione municipale si occupi delle maggiori emergenze del territorio. “Civico4” accoglie l’appello e risponde punto per punto.

LAVORO, GIOVANI E OCCUPAZIONE

Il personale a tempo indeterminato risultante dall’ultimo piano del fabbisogno del personale del Comune di Siracusa (Delibera di Giunta 207 del 30/12/2022) è pari a 626 unità lavorative, di cui 281 si trovano in condizione di part-time, su diverse tipologie di ore settimanali. “Civico4” contesta il disinteresse che in questi anni ha caratterizzato l’Amministrazione comunale uscente nel condurre il personale part-time fino ad un massimo di 35 ore settimanali, creando le condizioni per erogare servizi alla cittadinanza attraverso le economie generate dalla cessazione da rapporti di lavoro. Per risalire all’ultimo provvedimento in questa direzione, bisogna andare alla delibera di Giunta Municipale numero 124 del 23/11/2021, riguardante il Piano del Fabbisogno del Personale del Comune di Siracusa per gli anni 2021-2023, che ha rappresentato l’ennesimo colpo inferto al personale part-time dall’Amministrazione comunale uscente e un capolavoro di mistificazione per gli anni a venire. L’Amministrazione comunale uscente, infatti, decise di destinare solo il 25% della capacità assunzionale per l’anno 2021 alla trasformazione dei contratti di lavoro part-time in full-time. A godere di questa opportunità, che rappresenta anche un riconoscimento della necessità di queste risorse umane per l’erogazione dei servizi comunali, sarebbero stati quindi solo 55 soggetti, suddivisi tra 21 ausiliari del traffico e 34 esecutori amministrativi, i quali ancora attendono che il provvedimento trovi attuazione. Inoltre, esiste una platea di lavoratori impegnati in diverse tipologie di servizi esterni, che ammontavano complessivamente a 98 unità nella ex Multiservizi e che oggi si sono ridotti a meno della metà a causa della soppressione di molti importanti servizi comunali (bus navette, montaggio e smontaggio palchi, archiviazione digitale, affissione e deaffissione, piccole manutenzioni): le politiche di questi anni hanno determinato precariato e incertezza. “Civico4” intende utilizzare le economie da cessazioni del quinquennio 2023-2028 per portare il personale part-time a 35 ore lavorative e intende ripristinare i servizi soppressi procedendo verso una riunificazione di tutti i servizi a supporto tra loro assimilabili. Ci proponiamo di dar vita ad una Amministrazione comunale coraggiosa sul piano dell’esercizio delle funzioni di indirizzo e controllo a tutela di modelli lavorativi gratificanti e capaci di rispondere alle esigenze dei cittadini.

SERVIZI SOCIALI E PERIFERIE

Civico4” è consapevole dell’arretramento intervenuto in questi anni sia sul piano della soppressione di 4 dei 9 uffici di quartiere esistenti nel 2018 (Epipoli, Grottasanta, Ortigia, Neapolis), sia dell’arretramento dell’Amministrazione comunale dalle aree della città che più avevano la necessità di presenza delle istituzioni (scuola di via Algeri, uffici di via Barresi, uffici presso la struttura di viale dei Lidi 479, servizio decentrato della polizia municipale per fare alcuni esempi), per finire con i centri diurni anziani soppressi (Santa Lucia, Epipoli). “Civico4” risponde con i punti di programma da 64 a 69 legati alla partecipazione di cittadini, con i propri obiettivi qualificanti nel campo dell’edilizia scolastica (riapertura sede di via Algeri), con le questioni concrete affrontate nel campo dei diritti sociali (P.e.b.a., ore del servizio Asacom, servizi Ada e Adh, emergenza abitativa, servizi per sordi e non vedenti) nei punti da 50 a 63 del programma elettorale.

DIGITALIZZAZIONE E TRANSIZIONE ENERGETICA ED ECOLOGICA: OPPORTUNITA’ STRATEGICA TRASVERSALE

La transizione digitale doveva rappresentare nel 2018-2023 una bussola strategica per un’Amministrazione che avesse voluto dimostrarsi “accessibile” agli occhi della cittadinanza, ma così non è stato, con la conseguenza che l’erogazione dei servizi è apparsa ancora più farraginosa di quanto accadesse in passato. Ill nostro programma per una Siracusa Digitale è stato elaborato in 42 mesi ed è molto ampio, ma risponde all’idea che la digitalizzazione può favorire la sostenibilità, per questo ci battiamo per il diritto di accesso ad Internet, per promuovere le competenze ICT con particolare attenzione nei confronti dei soggetti a rischio di esclusione digitale; per la promozione del consumo energetico intelligente mediante l’utilizzo di infrastrutture tecnologiche in grado di assicurare il fabbisogno energetico efficiente degli edifici, nel rispetto degli obiettivi previsti dalla Strategia europea; per la predisposizione di un piano di governo del territorio per stimolare la rigenerazione innovativa del tessuto urbano, mediante la creazione di Quartieri Smart, concentrati all’interno di aree problematiche in cui vi è un maggiore degrado ambientale, sociale ed economico; per l’approvazione di una regolamentazione edilizia urbana per favorire la ristrutturazione del patrimonio pubblico, mediante la creazione di “isole digitali”, caratterizzate da living labs e da spazi di urban farming; per la valorizzazione del patrimonio culturale della città per promuovere l’accesso alle informazioni di interesse storico e artistico attraverso la presenza di codici QR utilizzabili dai turisti e dai residenti. Questioni che vengono affrontate nei punti da 1 a 10 del nostro programma di governo.

AREA INDUSTRIALE

Civico4” ha partecipato alla mobilitazione generale del territorio del 19 novembre 2022. La prossima Amministrazione comunale deve unire, nell’ambito della propria capacità di governance del territorio, le seguenti consapevolezze: a) capacità di tutela di perimetri e livelli occupazionali; b) accompagnare il futuro della raffinazione nella prospettiva della transizione energetica; c) sostenere i processi di bonifica del territorio; d) risolvere le questioni aperte sul sistema di smaltimento dei fanghi indutriali.

CICLO INTEGRATO IDRICO E DEI RIFIUTI

La questione idrica trova risposta nei punti da 30 a 32 del nostro Programma Amministrativo.

Secondo il più recente report dell’Istat sulle perdite di acqua della rete di distribuzione dei comuni italiani, Siracusa occupa il quarto posto con il 67,6% di perdite idriche. Oltre due terzi dell’acqua immessa va perduta. In comuni come Pavia, Como, Biella, Livorno, le perdite idriche – per intenderci – sono inferiori al 15%. Al danno di una rete “colabrodo”, si aggiunge la beffa dei guasti e dei disservizi a danno di una cittadinanza che, sempre più, rappresenta la vittima sacrificale di un’Amministrazione comunale priva di ogni attenzione e lungimiranza su infrastrutture e servizi di base.

Senza tener conto dei tanti piccoli disagi non monitorati, “Civico4” ha messo nero su bianco 52 grandi disservizi su un report di due anni, con casi di assenza di acqua in porzioni rilevanti della città prolungatosi fino ad intere giornate. Un elenco numeroso per l’intervallo di tempo considerato, a dimostrazione che le reti sono arrivate al limite massimo consentito. Preoccupa l’elevata presenza di interventi su condotte di adduzione ai serbatoi con sfiati che, a riparazioni ultimate, agiscono direttamente sui rubinetti. Anche l’estate in corso non è stata finora da meno sul piano della rottura delle tubazioni.

L’Amministrazione comunale uscente ha sostanzialmente ritenuto di basare l’ammodernamento della rete, che era un problema importante e che è diventato in questi quattro anni una questione urgente, sulle “manne” dal cielo di finanziamenti esterni come quelli regionale e/o a valere sui fondi del PNRR. Ma può un’Amministrazione assistere e subire una quantità di guasti e disservizi come quelli che oramai attanagliano la città solo sull’alea dei fondi esterni senza programmare capitolati di appalto di ampio respiro che permettano di mettere in sesto porzioni della città dove la rete risulta particolarmente fatiscente?

15 guasti sui 52 inseriti nel report riguardano la Borgata, con una mole di interventi non risolutivi che ha caratterizzato il ripristino del servizio, con una spesa pubblica enorme e senza alcun intervento specifico inserito nel più recente capitolato di appalto, per poi affidarsi alla “manna” di un finanziamento esterno come quello richiamato dalla delibera di Giunta numero 115 del 20/07/2022.

E’ un comportamento squalificante e inaccettabile quello di prendersela con le regole del gioco quando non si vince. Delle due l’una: o non si conoscono le regole, e quindi la città ha perso per ignoranza, oppure si conoscono le regole e non si è in grado di applicarle, e quindi la città ha perso per incompetenza. Tertium non datur. Ci riferiamo, naturalmente, alla giustificazione fornita dal primo cittadino a fronte della perdita dei fondi del Pnrr a causa del fatto che andavano richiesti nel contesto dell’ambito territoriale integrato.

Civico4 si schiera per la gestione pubblica dell’acqua e introduce nel Programma Amministrativo anche i seguenti obiettivi:

  1. Manutenzione straordinaria della condotta idrica della Borgata;

  2. Sviluppo della rete idrica e fognaria nelle zone balneari;

  3. Individuazione di nuovi pozzi per il miglioramento della qualità dell’acqua.

La questione dei rifiuti trova risposta nel Programma Amministrativo nei punti da 20 a 27.

Contestiamo la narrazione trionfalistica legata al raggiungimento del 49% della raccolta differenziata, che risulta lontano sedici punti percentuali dall’obiettivo fissato dalla norma per il 2021 e richiamato nella determina dirigenziale del 2019 che comprende l’intero capitolato di appalto settennale e prevede anche una penalità per il mancato raggiungimento dell’obiettivo del 65%. Riteniamo che le cause del mancato raggiungimento del target e della sporcizia che caratterizza la città (in particolar modo con il fenomeno delle micro discariche) siano imputabili un buona parte al tipo di modello di gestione scelto dalle ultime due Amministrazioni comunale e che, fondamentalmente, si basa sul concetto del “radicale porta a porta”. Ma a ciò va unito l’insieme di due altre responsabilità, ovvero gli errori nell’utilizzo dei 200 mila euro l’anno previsti per la formazione e l’informazione della cittadinanza e, insieme, la mancata o tardiva applicazione della delibera dell’Arera del gennaio 2021 sul tracciamento dei disservizi e la gestione del rapporto con la cittadinanza. Proponiamo:

  1. Nuovo modello di gestione per la raccolta dei rifiuti a partire dal 2026, anno di conclusione del capitolato settennale in atto nella nostra città;

  2. Riapertura del CCR di Arenaura, apertura del CCR di Cassibile;

  3. Realizzazione dei CCR alla Pizzuta, in via Gozzo e in via Sturzo;

  4. Sistema di videosorveglianza delle micro-discariche e pattugliamento;

  5. Potenziamento del servizio di raccolta degli ingombranti;

  6. Realizzazione dello spazzamento delle strade in città;

  7. Regolamentazione del servizio di reclami e segnalazioni (delibera 15/2022 Arera);

  8. Raggiungimento target 65% differenziata (target luglio 2021, leggasi determina 171/2019).

SANITA’

Civico4” accoglie e condivide l’indifferibilità della realizzazione del nuovo ospedale di Siracusa e contrasterà ogni forma di tentennamento e amnesia della classe politica che attualmente rappresenta la nostra città a Palermo e a Roma.

SCUOLA

Nel punto 28 del nostro Programma Amministrativo abbiamo inserito, anzitutto, un piano di azione per la riduzione della vulnerabilità sismica delle scuole e scuole di nuova generazione. Non ci soddisfa e ci preoccupa quanto deciso dall’Amministrazione comunale uscente in termini di utilizzo delle risorse del Pnrr volte ad interventi che non rispondono alla reale esigenza strutturale di una città particolarmente esposta al rischio sismico e idrogeologico. Solleviamo questa problematica a livello delle forze sindacali affinché su questa importante emergenza si apra un tavolo di confronto consapevole, immediato e responsabile nei confronti delle nuove generazioni della nostra città. A ciò si aggiunga la condivisione dell’idea che il nuovo modello scolastico possa godere di ampi spazi dedicati alle nuove discipline e al benessere dei più giovani.

TURISMO E COMMERCIO

Il comparto “turistico” riveste un ruolo strategico per la nostra città e pretende una risposta ed una visione di sistema rispetto ai processi decisionali pubblici che una buona Amministrazione comunale intenda mettere in campo nel quinquennio 2023-2028.

La narrazione dell’Amministrazione comunale uscente, nel settore del turismo, risente della propaganda di chi vuol far credere di avere inciso sulla presunta crescita di arrivi e presenze in città. Per amore della verità, “Civico4” ha acquisito formalmente dal competente ufficio della ex Provincia Regionale i dati dal 2019 al 2022, per un confronto intellettualmente onesto con la situazione che ha preceduto la crisi sanitaria del 2020-2021. I dati sui flussi turistici legati al 2022 e che vengono utilizzati per raccontare di un aumento importante del flusso turistico nel territorio cittadino, infatti, vanno in realtà riletti attraverso un confronto con il 2019, anno precedente ai due anni della pandemia.

Attualmente, la notizia che viene diffusa è quella che rispetto al 2021 venga registrato un 92% di aumenti degli arrivi ed un 70% in più di presenze. Nella realtà, il dato del 2022, confrontato con il 2019, riporta un calo del 10% per gli arrivi e dell’8% per le presenze. Nel 2022, inoltre, c’è un calo dell’11% sulla permanenza media (2,92 giorni a persona contro 3,31 giorni a persona nel 2019).

Il dato degli stranieri è oggetto, parimenti, di una mistificazione. Viene raccontato di un aumento superiore al 200% del flusso di turisti stranieri rispetto al 2021 senza prendere in considerazione difficoltà e restrizioni che ancora nel 2021 caratterizzavano questa tipologia di viaggiatori. Di contro, il confronto con il 2019 vede un -16,56%, quindi un dato ancora negativo rispetto all’anno precedente alla pandemia.

Riteniamo importante, in questa sede e nella prospettiva di una politica di investimento delle entrate del Comune di Siracusa, una riflessione anche sulla tassa di soggiorno. A seguito dell’entrata del codice identificativo regionale – CIR –, le strutture ricettive ufficialmente note agli enti competenti all’analisi dei flussi turistici sono passate dalle meno di 500 del settembre 2022 alle 2017 odierne, con un aumento dovuto alle 1436 locazioni turistiche emerse a seguito della nuova normativa.

Dal piano esecutivo di gestione 2023 del Comune di Siracusa, risulta – guardando il capitolo 940 – che nel 2022 sono stati incassati 1.627.000,00 euro di tassa di soggiorno. Se si considera che il numero delle strutture è quasi quintuplicato, la tassa di soggiorno potrebbe permettere un incasso di oltre 7 milioni di euro, che determinerebbe una efficace politica di servizi nel campo del turismo. Tuttavia, lamentiamo sia la mancanza di trasparenza dell’Amministrazione comunale uscente su come sia stata utilizzata la tassa di soggiorno da parte dell’Amministrazione comunale, sia l’anomalia della posta di bilancio inserita nel 2023 in entrata da parte del Comune, che si fermerebbe a soli 2.200.000,00 euro.

La tassa di soggiorno, in questi anni, sarebbe stata utilizzata per finanziare piccoli e grandi spettacoli, senza una vera politica di investimento dei servizi e sul sostegno alle politiche di “Incoming” che possono provenire dall’organizzazione concertata della partecipazione a fiere ed eventi internazionali. Per il futuro, guardiamo a: a) incentivi al turista su servizi di trasporto sostenibili oppure su mezzi adibiti alla circolazione dei turisti; b) corsi di lingue gratuiti per il personale che opera nel campo del turismo; c) istituzione di un ente che controlli la qualità delle strutture esistenti; d) collaborazione coi consorzi di qualità esistenti; e) portale per gli incentivi alla destagionalizzazione turistica (novembre/febbraio) con una notte offerta in cambio di una prenotata. Ma soprattutto l’imposta di soggiorno deve essere oggetto di una concertazione con le associazioni di categoria per non finire con l’essere polverizzata in mille rivoli, molti impropri.

 

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By Redazione

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