Al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, si è tenuto un incontro presieduto dal Ministro Adolfo Urso, focalizzato sulla situazione industriale legata agli impianti di depurazione gestiti da IAS S.p.A. nel territorio di Priolo Gargallo. La riunione è stata convocata in risposta alle recenti decisioni del Tribunale del Riesame di Roma, che hanno confermato il sequestro degli impianti a causa di presunti elevati livelli di inquinanti, compromettendo le operazioni di aziende di primaria importanza come ISAB, Versalis, Sonatrach e Sasol.
Le aziende consorziate hanno avviato la realizzazione di impianti interni per il trattamento dei reflui industriali. Tuttavia, Andrea Alario, Segretario Nazionale Ugl Chimici settore Energia-Petrolio, ha espresso forte preoccupazione
“Questa situazione rischia di compromettere il futuro industriale del territorio siracusano e non solo. È fondamentale trovare soluzioni compatibili con l’ambiente e conformi alle leggi, evitando una ‘macelleria sociale’ in un’area già colpita in passato. È importante sottolineare che gli impianti IAS trattano anche gli scarichi urbani dei comuni di Priolo Gargallo e Melilli; la loro chiusura potrebbe compromettere i servizi essenziali per la popolazione. La Regione Siciliana, per voce del Presidente Renato Schifani, ha proposto l’istituzione di un tavolo tecnico con il Ministero e l’ARPA, al fine di monitorare e fornire alla magistratura documentazione sul miglioramento degli impianti IAS.
All’incontro hanno partecipato, oltre ad Andrea Alario, anche il Segretario della UTL di Siracusa, Antonio Galioto, in collegamento remoto. L’Ugl Chimici ribadisce l’urgenza di trovare soluzioni che tutelino l’ambiente senza sacrificare l’occupazione e il tessuto industriale locale.