Ambiente – È allarme inquinamento: ”subito la messa in sicurezza e le bonifiche nel Sin Priolo – Foto

I Comitati “Stop Veleni Agusta Priolo Melilli Siracusa”, “Rinnova Augusta APS”, “Bagali Sabbuci Baratti”, “Rifiuti Zero Sicilia”, hanno diffuso poche ore fa, un articolato  documento che, a loro dire, “nasce dalla volontà di accendere i riflettori sull’attività di messa in sicurezza e bonifica delle aree comprese nel Sin di Priolo, sito d’interesse nazionale che comprende i comuni di Siracusa, Augusta, Priolo, Melilli, Floridia e Solarino.

“Chiediamo alle amministrazioni interessate di portare avanti con celerità le attività di messa in sicurezza e bonifica dei siti interessati dall’accordo di programma del 29/12/2020 tra il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e la Regione Sicilia per un importo di oltre 24 milioni di euro.

“Nello specifico, scrivono, si tratta delle ex discariche Andolina, San Giuseppe, Dominici, Belluzza, Candiolo, Corvo di competenza del comune di Melilli, la ex discarica comunale di contrada Ogliastro ad Augusta, le due ex Discariche Arenaura e Cardona e il sito di S. PANAGIA di competenza del comune di Siracusa e il campo sportivo ex Feudo e il sito di Thapsos di competenza del comune di Priolo caratterizzati dalla presenza di cenere di pirite.

“In alcuni siti interessati dall’attività di tutela ambientale, come l’ex discarica Andolina di Melilli e la ex discarica di contrada Ogliastro nel territorio di Augusta, abbiamo constatato una situazione di profondo degrado: libero accesso al pascolo, sversamento di percolato nel terreno, tanto da mettere in pericolo le matrici ambientali di suolo, acque superficiali e sotterranee.

I Comitati “Stop Veleni Agusta Priolo Melilli Siracusa”, “Rinnova Augusta APS”, “Bagali Sabbuci Baratti”, “Rifiuti Zero Sicilia”, hanno diffuso poche ore fa, un articolato  documento che, a loro dire, “nasce dalla volontà di accendere i riflettori sull’attività di messa in sicurezza e bonifica delle aree comprese nel Sin di Priolo, sito d’interesse nazionale che comprende i comuni di Siracusa, Augusta, Priolo, Melilli, Floridia e Solarino.

“Chiediamo alle amministrazioni interessate di portare avanti con celerità le attività di messa in sicurezza e bonifica dei siti interessati dall’accordo di programma del 29/12/2020 tra il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e la Regione Sicilia per un importo di oltre 24 milioni di euro.

“Nello specifico, scrivono, si tratta delle ex discariche Andolina, San Giuseppe, Dominici, Belluzza, Candiolo, Corvo di competenza del comune di Melilli, la ex discarica comunale di contrada Ogliastro ad Augusta, le due ex Discariche Arenaura e Cardona e il sito di S. PANAGIA di competenza del comune di Siracusa e il campo sportivo ex Feudo e il sito di Thapsos di competenza del comune di Priolo caratterizzati dalla presenza di cenere di pirite.

“In alcuni siti interessati dall’attività di tutela ambientale, come l’ex discarica Andolina di Melilli e la ex discarica di contrada Ogliastro nel territorio di Augusta, abbiamo constatato una situazione di profondo degrado: libero accesso al pascolo, sversamento di percolato nel terreno, tanto da mettere in pericolo le matrici ambientali di suolo, acque superficiali e sotterranee.

“Ricordiamo – continua il documento –  che il Dipartimento Regionale dell’Acqua e dei Rifiuti il 21 Ottobre 2021 ha nominato il comune di Melilli come Soggetto Attuatore per gli interventi di progettazione e realizzazione della Messa in Sicurezza Permanente(MISP) con relative indagini preliminari per quanto riguarda la ex discarica Andolina, mentre il 28 Luglio dello stesso anno il Comune di Augusta è stato nominato Soggetto Attuatore per la realizzazione degli interventi di messa In sicurezza permanente dei bacini della discarica comunale in contrada Ogliastro.

“Chiediamo alle amministrazioni interessate, tempi certi, cronoprogrammi e attività da realizzare condivise con tutta la popolazione”.

Il documento e la nota, sono stati inviati al Ministero della transizione ecologica – Direzione generale per il risanamento ambientale, all’Ispra Ambiente, al Cnr, all’Istituto Superiore di Sanità, al Presidente regione siciliana, all’Assessorato regione siciliana territorio ambiente al dipartimento, all’Assessorato regionale alla salute, al Consorzio di bonifica della Regione per la Sicilia orientale, al Prefetto di Siracusa, ai Sindaci del quadrilatero industriale e agli Assessori all’ambiente, all’Arpa Sicilia, Uos bonifiche dei Sin, al Nictas presso la Procura di Siracusa, al reparto del Noe dei carabinieri di Catania.   

“Il terribile periodo che stiamo vivendo ci ha spinti, molto più che in passato, a riscoprire il territorio a noi più prossimo – scrivono i firmatari. Le domeniche di questi mesi di pandemia ci hanno visto perlustrare percorsi naturalistici di ogni specie. C’è stato però anche chi durante queste passeggiate si è imbattuto in itinerari assai poco naturalistici che hanno svelato, proprio dietro casa, scenari angoscianti del peggiore Antropocene. Discariche a cielo aperto, percolato a fiumi, pascoli in zone altamente tossiche, colline ricoperte da ogni sorta di rifiuti, fino alla più banale ma altrettanto deleteria discarica dei munnizzari urbani ed incivili di turno.

Trascorrere qualche ora domenicale per discariche tossiche prima di passare ai più battuti sentieri bucolici ha generato il bisogno di accendere un faro sulla faccenda discariche che accanto a quella delle bonifiche dei siti in area SIN affligge il nostro territorio. Di certo c’è che il Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare (MATTM) e la Regione Sicilia in data 29/12/2020 in data 29/12/2020 hanno siglato un accordo di programma (AdP) per la definizione degli interventi di messa in sicurezza e bonifica delle aree comprese nel SIN Priolo (sito d’interesse nazionale che comprende i comuni di Siracusa Augusta Priolo Melilli Floridia e Solarino) con una somma in contabilità speciale N.2854 pari ad €24.598.944,20. Altrettanto certo che prima ancora, nel 2015 è stato siglato un Accordo di Programma Quadro che tra l’altro prevedeva l’intervento di MIS d’emergenza delle discariche comunali site in c.da Ogliastro di Sopra, Comune di Augusta- bacini 7 e 8(…) il cui soggetto attuatore nominato per la MISP è il comune di Augusta (terzo atto integrativo e modificativo stipulato il 24 giugno 2015) L’accordo del 2020 prevede l’avvio e la realizzazione di interventi di bonifica e risanamento ambientale nelle seguenti aree Ex stabilimento Eternit, Rada di augusta, Penisola Magnisi, Porto grande Siracusa e proprio per l’appunto delle discariche pubbliche. In breve e salvo dimenticanze ricadrebbero nel Comune di Priolo Gargallo l’intervento di messa in sicurezza permanente (MISP) del campo sportivo ex Feudo caratterizzato dalla presenza di cenere di pirite (scheda 10 dell’AdP), nel comune di Melilli le 5 ex discariche Andolina – Belluzza – Canniolo – Corvo e Dominici. Il piano prevede altresì l’esecuzione del PDCA piano di caratterizzazione ambientale dell’agglomerato B3 ZI Marina di Melilli, con eventuali bonifiche e MISP delle falde mediante barrieramento idraulico del tratto costiero antistante.

“Il comune di Siracusa infine è presente con la MISP delle 2 ex discariche Arenaura, Cardona (di quest’ultima è in via di completamento il progetto esecutivo delle opere di copertura e regimentazione del biogas) ed il sito di Santa Panagia. Ottimo, ci siamo detti, e tuttavia qualcosa non torna. In primis la trasparenza, in secundis la rispondenza tra gli atti e la realtà che si è palesata dinanzi ai nostri occhi come mostrano alcune delle foto scattate. In breve accanto ai siti dove ci saremmo aspettati di vedere lavorare alacremente per il ripristino dei luoghi come per legge ma che ci sono parsi “abbandonati”, casualmente siamo inciampati in discariche forse abusive, certamente non censite, forse pericolose, apparentemente assai tossiche, delle quali ogni abitante di questa provincia dovrebbe chiedere conto.

“Di cosa si tratta ci e vi chiediamo? Tra i siti visitati, le maggiori criticità sono emerse presso la ex discarica Andolina di Melilli e presso la discarica comunale in c.da Ogliastro di Augusta. Il Dipartimento Regionale dell’Acqua e dei Rifiuti il 21 Ottobre 2020 ha nominato il comune di Melilli come Soggetto Attuatore per gli interventi di progettazione e realizzazione della Messa in Sicurezza Permanente(MISP) con relative indagini preliminari per quanto riguarda la ex discarica Andolina, mentre il 28 Luglio dello stesso anno il Comune di Augusta è stato nominato Soggetto Attuatore per la realizzazione degli interventi di messa In sicurezza permanente dei bacini della discarica comunale in contrada Ogliastro. Come mai le istituzioni preposte non affrontano la questione in maniera chiara, compiuta ed esaustiva nel pieno rispetto dei principi sanciti dalle normative vigenti?

“Ci auguriamo che le matrici ambientali suolo, acque superficiali, acque sotterranee non siano state contaminate in maniera irreversibile dagli enormi sversamenti di percolato dai bacini di stoccaggio. Da pochi giorni il nostro Parlamento ha approvato finalmente il Ddl di riforma costituzionale che prevede la modifica degli articoli 9 e 41 della Costituzione. La tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni, è assurto a principio fondamentale della nostra Costituzione. Ma vi è di più, in materia di iniziativa economica privata la Costituzione da oggi sancisce che tale attività non debba svolgersi in modo da recare danno alla salute e all’ambiente. E dunque, mentre plaudiamo al grido di “meglio tardi che mai”, alle magnifiche modifiche della nostra Carta costituzionale, non possiamo non interrogare chi di competenza su un timore fondato. Potrebbe lo stato dei luoghi occupati dalle discariche in cui ci siamo imbattuti e che assumiamo per ipotesi gravemente compromesso, sfuggire agli occhi di chi può e deve agire per il ripristino e la salvaguardia dell’ambiente e della salute? Ed ancora, necessita di maggiore trasparenza l’informazione di riferimento cui i cittadini possono e debbono attingere? Domande legittime che intanto sottoponiamo alla lunga lista dei soggetti ai quali tutti inoltriamo il presente primo appello al momento sottoscritto”.  

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