Amici di città educativa, la Marcia dei diritti (Foto)

Crescere amati e diventare donne e uomini migliori, avere diritto ad un’infanzia serena, essere rispettosi dell’altro, qualunque esso sia ma anche dell’ambiente che ci circonda, evitando sprechi e consumi inutili,  tutto ciò è possibile e soprattutto è fondamentale per costruire un futuro migliore per l’umanità. Sono i principi alla base della Marcia dei Diritti dell’Infanzia, che quest’anno cade in concomitanza del 30° Anniversario della Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, a cui ieri mattina a Siracusa hanno partecipato un migliaio di bambini e ragazzi, alunni degli istituti comprensivi della città, accompagnati dai propri insegnanti. Partita dal Camposcuola Pippo Di Natale, l’allegra carovana composta da grandi e piccini ha raggiunto Piazza S. Lucia, nel cuore della Borgata dove associazioni e cooperative Amiche di Città Educativa hanno proposto attività didattiche ed intrattenimento. Un trionfo di colori, allegria e divertimento grazie ai quali è stato possibile veicolare messaggi educativi importanti per promuovere la cultura dei diritti e del rispetto. Tante le attività proposte ai bambini e ragazzi di diversa età, dai giochi di prestigio ai classici giochi di strada di un tempo, dalle corse a ostacoli alle letture animate, il tutto completato dalle immancabili, classiche bolle di sapone e dagli scherzi di Carovana Clown.

Cristina Aripoli – Portavoce delle Associazioni: “Quest’anno alla Marcia hanno partecipato circa 1100 tra bambini e ragazzi che faranno attività e laboratori proposti dalle 37 tra associazioni e cooperative che abbiamo coordinato per rendere questa giornata importante e speciale”. La Marcia ogni anno si rinnova, qual è il tema dell’edizione 2019? “Quest’anno il tema scelto è “Facciamo la pace”non solo tra le persone, rispettandone ogni diversità ma anche nei confronti dell’ambiente che va rispettato e tutelato, nei confronti degli spazi e dei luoghi fisici come le scuole vissute dai nostri figli e sicuramente più in generale facciamo la pace inteso come concetto più ampio per ricordarci che i diritti di bambine e bambini devono essere rispettati sempre, non solo oggi. Siracusa da questo punto di vista deve lavorare ancora molto.”

Simona Corsico, portavoce AIPD:Per noi la lotta per far valere i diritti delle persone con Sindrome di Down è iniziata quarant’anni fa, all’epoca non tutti andavo a scuola, non lavoravano, non andavano ad abitare da soli. Oggi però le cose sono molto cambiate, le percentuali di persone disabili che riescono a vivere da sole a trovare impiego a vivere in coppia sono decisamente aumentate, perché è migliorata l’inclusione a tutti i livelli, in questo non dimentichiamo il ruolo fondamentale delle famiglie che sono alle spalle di questi ragazzi e ragazze”. Cosa c’è ancora da migliorare, a cosa si estende la vostra lotta? “Oggi a scuola i nostri figli sono seguiti dagli insegnati di sostegno ma ancora qualche caso ci racconta di disagi per mancanza di assistenza, di ore insufficienti, di ritardi e disservizi. Quindi c’è ancora da lavorare per migliorare, per non parlare dell’ambito lavorativo, considerate che solo il 16% dei ragazzi con Sindrome di Down lavora, questo è un dato nazionale. Anche in questo caso, la via da seguire è migliorare le loro potenzialità offrendo maggiori opportunità di trovare lavoro. Serve formazione, – continua – bisogna estenderla non solo agli studenti ma anche alle imprese, servono tirocini formativi, progetti che in molti casi abbiamo visto concludersi con ottimi risultati. Molti giovani sono stati assunti dopo lo stage quindi questo è la dimostrazione che il pregiudizio si sconfigge non solo con la testa ma anche nella pratica quotidiana della vita e della realizzazione di questi ragazzi e ragazze”.

Francesca Toro, Coop. Esperia 2000:Abbiamo organizzato dei percorsi strutturati per età che mirano a rendere i bambini autonomi. Si tratta di giochi di prensione, di giochi oculo-manunali, e più in generale di lavori di psicomotricità e di sviluppo delle autonomie. Capita a tutti i bambini di avere difficoltà come quella di allacciarsi le scarpe o altri gesti quotidiano che possono sembrare scontati ma non lo sono, con questi esercizi li aiutiamo ad affrontare queste difficoltà. La nostra esperienza al Festival e alla Marcia è molto positiva, ben vengano queste manifestazioni che per noi e la comunità sono importanti ”.

Rossana La Monica, Ass. Astrea in memoria di Stefano Biondo: “Anche noi Astreini siamo presenti sia al Festival che alla Marcia, non potevamo mancare anche quest’anno portando giochi emozionali, introspettivi di cui si è occupata la nostra Letizia Lampo e poi oggi abbiamo avuto la collaborazione speciale di Franz l’equilibrista squilibrato che si esibisce con uno spettacolo e infine possiamo contare sulla collaborazione di alcuni studenti del Liceo Corbino presenti come volontari. Siamo felici, perché la città risponde ed è quello che cercavamo, la collaborazione di tutti”.

Alessandro Bottaro, ass. Stonewall: “Anche noi siamo presenti al Festival e alla Marcia, non potevamo mancare a questi appuntamenti che programmiamo da dodici anni a questa parte. Noi crediamo che il diritto al rispetto delle differenze sia uno dei diritti fondamentali, i bambini e le bambine hanno diritto ad una scuola pubblica, laica ed inclusiva. Tra le nostre attività proponiamo letture differenti, fiabe e storie per far comprendere che vivere in una società libera da pregiudizi, condizionamenti e discriminazioni non solo è possibile ma è un diritto di tutte e tutti. Tra i titoli che educano i piccini al rispetto ed aiutano gli adulti a destrutturare gli stereotipi legati al genere e all’orientamento affettivo troviamo: <<La dichiarazioni dei diritti dei Maschi e delle femmine>>, <<Tante famiglie tutte speciali>> e <<Piccolo uovo>>.

Viviana Bonifacio, coop. Iris: “Insieme a tre classi del Liceo Corbino che hanno collaborato con noi e l’ass. Astrea abbiamo partecipato alla Marcia proponendo i classici e indimenticati giochi strada come la trinca, la campana, il percorso motorio. Una bella esperienza di collaborazione non soltanto tra realtà del terzo settore ma anche attivamente con la scuola e i suoi progetti di alternanza scuola-lavoro. I ragazzi sono stati bravi, a scuola magari possono sembrare poco interessati a certe attività o svogliati invece sono stati molto partecipi e attenti nei confronti dei più piccoli delle elementari, questa è la dimostrazione che i nostri giovani hanno delle potenzialità che devono solo essere scoperte ed utilizzate al meglio. Per quanto riguarda invece il Festival abbiamo proposto l’attività <<costruiamo un libro con materiali di riciclo>> agli alunni della Scuola Giaracà dove ci siamo recati. Quindi non solo la costruzione materiale del libro all’insegna della cultura del riuso e riciclo ma anche la sua composizione interna. Abbiamo raccontato una storia che i bambini e le bambine della classe hanno elaborato e scritto sul libro, completandolo in ogni sua parte”.

Intanto continua la maratona del Festival dell’Educazione sulle orme di Pino Pennisi, le attività in programma da oggi e fino a domenica 24 novembre si svolgeranno con sessioni mattutine e pomeridiane, dettagli e partecipanti sul portale del Festival all’indirizzo http://www.comune.siracusa.it/index.php/it/festival-dell-educazione.

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