Avola: Vicenda Cannata e i punti da chiarire

Un avviso di conclusione indagini non è una condanna. La Procura di Siracusa ha notificato per atto dovuto nei giorni a diciotto persone tra dipendenti comunali di Avola, amministratori e imprenditori, accusati a vario titolo di turbativa d’asta, turbata libertà degli incanti e falso ideologico, tra loro anche il sindaco, Luca Cannata, accusato di falso ideologico in relazione a delle presunte pressioni per avere un’autorizzazione sui lavori del borgo marinaro. Secondo l’accusa avrebbe fatto “indebite pressioni” a un funzionario e all’ingegnere capo del Genio Civile di Siracusa, pure loro indagati, “ai fini del rilascio dell’autorizzazione, nonostante l’incompletezza della documentazione a supporto”, riguardo al progetto di manutenzione e intervento di bonifica e riqualificazione ambientale di “Marina Vecchia”. Ma nell’ambito delle indagini difensive potrebbero essere chiamati alcuni dipendenti, uno o più di uno, all’epoca dei fatti in forza al Genio Civile di Siracusa e presenti nella stanza proprio nel momento della telefonata arrivata da parte di Cannata negli Uffici del Genio Civile; si vuole così confermare che si trattò di un normale interessamento istituzionale da parte di un sindaco cui sta a cuore il bene della città amministrata e nulla di più.

Le indagini sono state avviate e condotte dalla polizia di Stato di Avola e si sono estesi a ventaglio fino alla conclusione. Ma ora la decisione spetterà al giudice terzo che avrà il compito principe di vagliare i riscontri obiettivi e oggetti necessari per far luce su tutta la vicenda.

“Confido nel lavoro della magistratura ma quest’atto porta con sé alcuni interrogativi. In primo luogo – ha detto a caldo il sindaco di Avola – disturbato dalla puntualità cronometrica – il tempismo con cui il documento della Procura mi è stato notificato, già da giorni se ne parlava in ambienti politici con una fuga di notizie pare finalizzata a farmi desistere da un possibile coinvolgimento alle prossime elezioni Europee. Altro punto su cui vorrei fare una riflessione sono i capi d’imputazione a mio carico: falso ideologico, perché pare che io abbia sollecitato dei funzionari regionali per il rilascio di un’autorizzazione per un’opera pubblica, nel caso specifico la riqualificazione del borgo marinaro, ma io nel mio ruolo di sindaco ho solo chiesto di portare avanti il progetto”.

Intanto, sul fronte politico, ambienti qualificati vicini al primo cittadino di Avola, Luca Cannata, confermano la sua candidatura certa in una lista del Centrodestra per le Europee. Non sarà di certo – dichiarano a caldo – una pur sempre rispettosa notifica per le indagini che deve essere vagliata nei suoi aspetti a ventaglio, non fosse altro per i riscontri finali, da parte della Procura, sia del giudice terzo, cui Cannata ha espresso tutta la massima fiducia possibile.

C.A.

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