Canicattini Bagni, ricorda il 28° anniversario della strage di Via D’Amelio in Piazza Borsellino

«Abbiamo il dovere di ricordare per tramandare alle giovani generazioni valori importanti come la legalità e la giustizia, insieme alla memoria di  uomini e donne che per essi hanno dato la vita, come nel caso di Paolo Borsellino, della sua scorta, di Giovanni Falcone e delle tante vittime innocenti delle mafie e delle organizzazioni criminali che giorno dopo giorno tentano di mettere in ginocchio la Democrazia del nostro Paese».

 

Così questa mattina il Sindaco di Canicattini Bagni, Marilena Miceli, in Piazza Borsellino, davanti alla stele che ricorda i giudici Falcone e Borsellino, nel 28° anniversario della strage mafiosa del 19 Luglio 1992 in Via D’Amelio a Palermo, nel quale vennero uccisi, facendo esplodere un’auto con 100 chili di tritolo, il giudice Paolo Borsellino e i componenti della sua scorta Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.

 

Alla cerimonia, voluta dal Sindaco Miceli e dal Presidente del Consiglio comunale, Paolo Amenta, con la posa di una corona d’alloro, ricordando altresì tutte le vittime delle mafie, erano presenti  insieme a loro, gli Assessori comunali, il Comandante della locale Stazione dei Carabinieri, M.M. Sebastiano Pappalardo, il Comandante della Polizia Municipale, Giuseppe Casella, e i Consiglieri di “Insieme per Cambiare” che a loro volta hanno deposto un mazzo di fiori con su scritto “L’importante è non dimenticare e tramandare ai nostri figli, ai nostri nipoti, che questi non sono semplicemente uomini, ma Eroi”.

 

«Dopo questo lungo lockdown e la fase difficile che stiamo attraversando – ha concluso il Sindaco Miceli – dobbiamo riprendere a ricordare insieme alle scuole e ai nostri ragazzi, per tenere sempre viva la memoria su queste dolorose pagine delle nostra storia e tracciare un futuro migliore».

 

E sull’importanza di rivolgersi ai giovani ha puntato anche il capogruppo di “Insieme per Cambiare” Danilo Calabrò.

 

«Sacrificio estremo quello di Borsellino e della sua scorta – ha aggiunto Calabrò – che lo Stato ha voluto rimarcare attribuendo la Medaglia d’Oro al Valor Civile. Sacrificio che dobbiamo ricordare alle nuove generazioni perché come diceva Borsellino: “Se la gioventù le negherà il consenso, anche l’onnipotente e misteriosa mafia svanirà come un incubo”. Questo l’impegno di tutti noi, affinchè i giovani possano camminare sul sentiero tracciato da Borsellino, Falcone e di quanti hanno combattuto e combattono le mafie».

 

Cerimonia che non ha voluto solo ricordare una data e un luogo, dunque, quella promossa questa mattina dall’Amministrazione e dal Consiglio comunale di Canicattini Bagni, ma che ha inteso rafforzare l’impegno civile e sociale nei confronti di valori quali la legalità e la giustizia da consegnare nelle mani delle giovani generazioni.

 

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