Conferenza di Monaco – ‘Non accetteremo mai guerra imperialista’

“Quello che dobbiamo fare è chiarire che noi non accetteremo mai una guerra imperialista e che non accetteremo che il presidente Putin calpesti il diritto internazionale con i piedi.

E che la carta internazionale dei diritti deve essere rispettata”.

Lo ha detto la presidente della commissione Ue Ursula von der Leyen a Monaco. “Non è accettabile che i panzer vengano inviati per conquistare un Paese”.

“Dobbiamo fare pressione per fare in modo che le mire imperialistiche della Russia falliscano e che l’Ucraina vinca”, ha detto von der Leyen a Monaco. “E dobbiamo fare in modo che l’Ucraina possa avere munizioni standard”. “Non può essere che si debbano aspettare mesi e anni per inviare obici”. “Possiamo raggruppare l’industria militare europea e cercare di capire cosa serve”. “Dobbiamo fare la stessa cosa che abbiamo fatto nella pandemia. Quando abbiamo chiesto all’industria farmaceutica di cosa avesse bisogno”, ha concluso.

Il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg è convinto che occorra “dare all’Ucraina ciò di cui ha bisogno per vincere” la guerra. L’affermazione è contenuta nel discorso che pronuncerà a breve alla Conferenza sulla Sicurezza di Monaco di cui l’Afp ha avuto un’anticipazione. “Dobbiamo dare all’Ucraina ciò di cui ha bisogno per vincere e prevalere come nazione sovrana e indipendente in Europa”, afferma Stoltenberg.

La Gran Bretagna propone un cambiamento del Trattato Atlantico della Nato per proteggere l’Ucraina da una futura aggressione russa, garantendo a Kiev un sostegno “a lungo termine”. E’ quanto il premier britannico Rishi Sunak afferma nel suo discorso in programma oggi alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco, come anticipato da una nota di Downing Street. “Dobbiamo dimostrare che rimarremo al loro fianco, disposti e in grado di aiutarli a difendere il loro Paese ancora e ancora”, aggiunge il primo ministro. Sunak lancia anche un appello ai Paesi alleati per “raddoppiare” il sostegno militare a Kiev.

Il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, oggi e domani a Monaco di Baviera per prendere parte ai lavori della 59a Conferenza sulla sicurezza. Stamani a margine dei lavori – riferisce una nota della Farnesina – parteciperà a una riunione dei Ministri degli Esteri del G7, la prima organizzata dalla Presidenza giapponese, che si occuperà principalmente della situazione in Ucraina. Domenica mattina interverrà durante la sessione dedicata al ruolo internazionale e alla sovranità strategica dell’Unione europea. Avrà inoltre una serie di incontri bilaterali con i principali alleati e partner internazionali, e con il Direttore Esecutivo dell’Agenzia internazionale dell’Energia, Fatih Birol. Al centro dei lavori della Conferenza di Monaco vi saranno le principali sfide di politica estera e di sicurezza. A quasi un anno dall’invasione russa dell’Ucraina, sottolinea la nota, la Conferenza offrirà l’opportunità di discutere della coesione della Comunità internazionale e dell’impegno politico a sostegno di un ordine mondiale basato sulle regole e sul diritto.

Marin: ‘Per noi entrare nella Nato è un atto di pace’
“Per noi è un atto di pace entrare nella Nato”, ha detto la premier finlandese Sanna Marin, intervenendo alla conferenza sulla sicurezza di Monaco. “Non abbiamo cambiato idea. Noi vogliamo entrare nella Nato insieme alla Svezia”, ha aggiunto. “La Finlandia ha sempre investito molto in difesa, perché confiniamo con la Russia”. “Investiamo il 2% del Pil e vogliamo aumentare la quota per essere preparati”, ha aggiunto, sottolineando che il suo Paese ha “vicini aggressivi”.

Wang Yi: ‘Sull’Ucraina siamo dalla parte di pace e dialogo’
“Sulla questione della Ucraina noi saremo dalla parte del dialogo e della pace”, ha detto il ministro degli Esteri cinese Wang Yi alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco. “Tutti i Paesi devono attenersi al principio della sovranità e della integrità territoriale. E non deve esserci in questo una doppia morale”, ha aggiunto citando anche il caso di Taiwan e dicendosi contrario ai separatismi. “La Cina vuole rendere il mondo un posto più sicuro”. “Vogliamo lasciarsi indietro la mentalità della guerra fredda”, ha detto ancora affermando che in questo momento storico si è tornati indietro a questo.

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