Fabrizio Campaioli eletto nuovo presidente Fedart Fidi

Nuovo statuto, nuova governance, nuovi servizi e nuovi modelli per essere, oggi più di prima, in un momento di emergenza straordinaria, al fianco delle micro e piccole imprese italiane.

Dalla convention nazionale dei Confidi Fedart, svoltasi il 13 e 14 novembre alla presenza dei principali interlocutori del sistema, sono emersi con chiarezza gli indirizzi che nei prossimi anni orienteranno lo sviluppo e l’operatività dei Confidi. Numerosi e rilevanti gli spunti di riflessione giunti dai relatori, molte le analisi e le convergenze espresse in particolare da banche e Istituzioni sul ruolo rinnovato e sui nuovi modelli dei Confidi da qui ai prossimi anni. In una situazione di emergenza sanitaria ed economica molto dura, oggi al sistema dei Confidi è richiesto uno sforzo straordinario per facilitare l’accesso al credito delle imprese minori e affiancarle nel delicato passaggio dagli attuali interventi straordinari alle regole ordinarie.

Come spiega Fabrizio Campaioli, presidente eletto di Fedart Fidi: “Ringrazio tutti i Confidi associati per la fiducia che mi hanno accordato. Oggi le micro e piccole imprese ci chiedono di tornare a occupare una posizione centrale nella complessiva filiera del credito e della garanzia. Occorre definire un nuovo ruolo per i Confidi nella prossimità e nell’aggiuntività. Il contributo del nostro sistema sarà determinante per sostenere le mPI nel ritorno alle regole ordinarie. Dobbiamo farci trovare pronti: su questa sfida si concentra l’impegno della nuova governance”.

Giorgio Merletti, presidente Confartigianato Imprese, e Daniele Vaccarino, presidente CNA, hanno evidenziato come in questa fase complessa i Confidi siano stati tra i pochi punti di riferimento per artigiani e piccoli imprenditori, dimostrando ancora una volta il loro ruolo strategico di supporto all’economia in una concezione mutualistica unica. L’auspicio è che il sistema si riconfermi un punto di riferimento insostituibile per le mPI. Gianmarco Dotta, presidente Assoconfidi, ha sottolineato come la rappresentanza dei Confidi abbia dimostrato unità di intenti e di visioni nel definire linee di azione condivise e come oggi i Confidi debbano avere il coraggio di evolvere verso un nuovo modello e un nuovo ruolo per fornire le migliori risposte alle imprese. Giorgio Gobbi, vice capo del Dipartimento di Economia e Statistica Banca d’Italia, ha affermato come le misure di sostegno pubblico di questi mesi abbiano spostato in avanti, ma non annullato, il rischio per le mPI di uscire dal mercato. Il ritorno alla normalità va definito fin da subito, con la massima attenzione e con l’impegno di tutti. E i Confidi avranno una funzione nel sostenere le mPI e nel contribuire alla crescita del Paese. Gianfranco Torriero, vice direttore generale ABI, ha auspicato una maggiore cooperazione tra Istituzioni, banche e Confidi per accompagnare la ripresa economica, riaffermando l’interesse del sistema bancario a collaborare con i Confidi a partire da alcune aree prioritarie di reciproco interesse. L’Onorevole Sara Moretto, nel ribadire l’attenzione delle Istituzioni per i Confidi, ha condiviso la necessità di disegnare un nuovo modello di Confidi che ne rilanci la mutualità, la prossimità ai territori e alle imprese, per affiancare efficacemente le mPI nel ritorno alle regole ordinarie. L’Onorevole Guido Guidesi, nell’affermare che i Confidi rappresentano un’unicità e un valore per il sistema Paese, ne ha riconosciuto l’importanza nel raggiungere le imprese minori appartenenti a quei settori e filiere produttive più colpite dalla crisi. Le conclusioni sono state affidate a Giuseppe Bronzino del Ministero dello Sviluppo Economico che ha confermato l’attenzione del Ministero verso i Confidi, che rappresentano una peculiarità storica del Paese. Nel contesto attuale di incertezza e nella transizione verso la normalità i Confidi saranno centrali nell’affiancare le mPI nella garanzia e in nuovi ambiti di operatività. Ha infine manifestato la disponibilità del Ministero a un confronto per attuare rapidamente e nella forma più utile alle imprese la norma per portare a patrimonio i fondi pubblici.

Tra le linee prioritarie emerse dalla Convention, e sulle quali lavorerà il nuovo gruppo dirigente – ha affermato il Presidente eletto di Fedart, Fabrizio Campaiolic’è innanzitutto attuare la norma che prevede di iscrivere nel patrimonio i fondi pubblici. Occorre agire con la massima urgenza e nella direzione prevista dalla legge, che è stata approvata all’unanimità dal Parlamento. Le altre priorità in agenda sono l’innovazione e la diversificazione dei prodotti; i servizi integrativi alla garanzia mutualistica; un più ampio accesso delle mPI al Fondo per le PMI in controgaranzia; l’assistenza e la consulenza finanziaria, tra cui nella rinegoziazione dei debiti; la digitalizzazione. Va ripresa e potenziata la collaborazione con le banche ampliandola a progetti innovativi, efficientamento dei processi, strumenti integrativi e complementari al credito bancario”.

In conclusione i Confidi devono evolvere verso un nuovo modello che sia partner delle mPI nell’accesso al credito e in una accezione più ampia di finanza d’impresa. Sono i confidi stessi, come emerge dalla ricerca Fedart, a vedere le prospettive di sviluppo fondate su questi pilastri. Nella delicata fase della transizione verso il ritorno al funzionamento ordinario del mercato i Confidi saranno di nuovo utili per accompagnare le mPI. Per affrontare questa sfida determinante per il sistema e per il Paese devono mettersi in gioco: irrobustirsi nelle aree già presidiate e sviluppare competenze in nuovi ambiti operativi.

Fedart Fidi – promossa da Confartigianato, CNA e Casartigiani – è la maggiore federazione di rappresentanza del sistema di garanzia in Italia e in Europa, un fenomeno quasi unico al mondo fondato sul sostegno reciproco tra gli imprenditori, con una forte valenza sociale e non solo economica. Per info e programma degli interventi: www.fedartfidi.it

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