Giancarlo Garozzo, rito abbreviato in un processo dal tentativo “definitorio”

Rito abbreviato per l’ex Sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo; la nuova udienza è stata fissata per il 28 marzo. La richiesta è stata avanzata dal suo legale difensore Francesco Favi e accolta dal Gup, Luisa Intini. Natale Borgione l’altro imputato nel processo, ha optato invece per l’udienza ordinaria.

Un processo, secondo alcuni giuristi, che nella logica del diritto non poteva e non doveva essere messo in atto. Nellinchiesta per l’appalto del servizio idrico di Siracusa, Giancarlo Garozzo, non doveva finire sotto processo. Logica conseguenza vuole che le sue responsabilità siano emerse, solo per aver firmato l’ordinanza in emergenza e adottata nell’arco di 24 ore per la necessità incombente finalizzata ad assicurare il servizio idrico alla città, insieme alla regolare messa in marcia del depuratore.

Ma dal punto di vista prettamente politico-amministrativo, la decisione esce da ogni e qualsiasi logica delittuosa. Nella presa di quella decisione, non vi è alcun interesse privato o riflesso, ma solo di garantire il servizio idrico alla popolazione stremata, considerato la grave condizione che era intervenuta con una serie di guasti che provocarono tanti gravi disagi; inoltre si contrapponeva la posizione lavorativa per i 160 addetti ai lavori e ripristinare così urgentemente un servizio vitale per la comunità siracusana.

Già, per la cronaca, Garozzo riversò questo ragionamento logico su una vicenda che risale a oltre 4 anni fa, ricordando di avere firmato quell’ordinanza il 20 giugno 2014, subito dopo la riconsegna degli impianti della rete idrica colabrodo ai comuni da parte di Ato Idrico, a seguito del fallimento della Sai 8. Una causa di forza maggiore. Un servizio pubblico vitale, con le conseguenze di un abbandono improvviso degli impianti mal ridotti e senza cura e ricambi degli impianti da parte del vecchio gestore, già da anni carenti di manutenzione.

Scrive Garozzo: “Tutti i sindaci, compresa la commissione prefettizia di Augusta che all’epoca gestiva l’ente megarese procedette emettendo un’ordinanza di natura contingibile e urgente per assicurare la gestione del servizio idrico pubblico. Secondo la giurisprudenza corrente, “il potere di ordinanza del Sindaco in situazioni di emergenza non è mai stato messo in discussione da alcun giudice e l’Anaca si è espressa esplicitamente sulla legittimità e la correttezza della mia ordinanza”. Insiste il dubbio che dopo le dichiarazioni di Garozzo non è seguita altra attività istruttoria, come richiesto in un logico paragone.

La Procura aveva affidato la delega delle indagini alla guardia di finanza, che ha acquisito la documentazione negli uffici comunali, oggetto di approfondimento da parte dell’ing. Luigi Boeri, cui era stato affidato incarico di consulenza nel dicembre 2015. L’ex primo cittadino di Siracusa si è sempre detto del tutto sereno di chiarire in sede processuale la liceità del suo operato e di quello del dirigente del comune.

La definizione di diritto coinvolge il fenomeno giuridico in maniera integra, richiedendo inevitabilmente di ricercarne anche quegli elementi che possono forse sembrare estranei a un tentativo “definitorio”, nello stesso senso di giustizia su cui il diritto si fonda che proviene dall’esterno e non a priori nello “spirito”.

Concetto Alota

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