Il Presidente dell’Ordine dei Medici, Anselmo Madeddu, assolto dalle accuse rivoltegli dal dottor Requirez

Il presidente dell’Ordine dei Medici di Siracusa, Anselmo Madeddu, assistito dagli avvocati Puccio Forestiere ed Ezechia Paolo Reale, è stato assolto dall’accusa di concorso in autocalunnia rivoltagli nel 2014 dal dottor Salvatore Requirez, attuale Direttore Sanitario del Civico di Palermo. A deciderlo è stato il giudice del Tribunale di Siracusa dopo un lungo processo. I fatti, in realtà, hanno preso spunto da una vicenda vecchia ormai 21 anni, riguardante una lettera anonima indirizzata allo stesso Requirez nel lontano 2000, quando questi era Commissario Straordinario della ASL di Siracusa. Vicenda che si concluse, ad onor del vero, col modesto provvedimento di una multa di 800 euro per diffamazione semplice, per fatti, tuttavia, ai quali il dottor Madeddu si è sempre dichiarato estraneo. Vicenda, però, che si è riaperta nel 2013 quando il signor G.C. ha confessato alla Procura di Siracusa di essere stato il vero autore della missiva. Da qui la denuncia del Requirez di autocalunnia nei confronti di C.G. e di concorso in autocalunnia nei riguardi del dottor Madeddu, accusato dal Requirez di aver istigato C.G. in cambio di presunti favori. Al termine del lungo dibattimento, però, su richiesta dello stesso Pubblico Ministero, il giudice del Tribunale di Siracusa ha assolto il presidente Madeddu, appurando la non fondatezza delle accuse rivoltegli dal Requirez.

Mio padre mi ha insegnato ad aver sempre fiducia nella Magistratura, ed il tempo alla fine è galantuomo. Ringrazio innanzitutto i miei legali Forestiere e Reale – dichiara Anselmo Madeddu – per la loro professionalità indiscussa e per la stima umana che mi hanno sempre mostrato. Sono soddisfatto dell’esito di questa lunga e stucchevole vicenda, che nel corso degli ultimi otto anni ha molto danneggiato la mia immagine. Una vicenda di presunta autocalunnia puntualmente pubblicizzata sui social da alcuni detrattori per ostacolare il sottoscritto in varie circostanze, a partire dalla mia candidatura alla nomina di Direttore Generale nel 2018, a quella di Direttore Sanitario e persino nel corso delle due ultime elezioni dell’Ordine dei Medici. Come mio stile, però, non sono animato da alcuno spirito di rivalsa. Non fa parte del mio DNA. Mi auguro soltanto che la sentenza del Giudice, che ha posto fine a questa annosa e strumentalizzatissima vicenda, possa servire a rasserenare gli animi, anche quelli di chi mi ha osteggiato, e a restituire serenità a tutto l’ambiente, nel segno di un fair play che non deve mancare mai nei rapporti che legano deontologicamente la categoria medica”.

 

 

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By Redazione

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