Medio Oriente – Israele: ‘Gli ostaggi sono 224’ Esercito: ‘Incursione terrestre a Gaza prepara le fasi successive’

Sale a 1.117 il numero dei morti israeliani identificati

 E’salito a 1.117 il numero dei morti israeliani identificati.

Lo ha fatto sapere la polizia secondo cui del totale i civili sono 808 e 309 i soldati. Il totale dei morti in Israele è di 1.400.

Erdogan al Papa, ‘a Gaza è in corso un massacro’

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha affermato che “gli attacchi israeliani contro Gaza hanno raggiunto il livello del massacro” durante una telefonata con Papa Francesco. Lo fa sapere la presidenza di Ankara aggiungendo che, durante il colloquio, Erdogan ha criticato la mancanza di indignazione da parte della comunità internazionale rispetto agli attacchi contro la Striscia.

Citando gli aiuti umanitari per la popolazione della Striscia inviati da Ankara, Erdogan ha lanciato un appello per sostenere gli sforzi della Turchia e ha affermato che “la pace permanente nella regione, che ospita i luoghi sacri delle tre religioni monoteistiche, sarà possibile solo con la creazione di uno Stato di Palestina indipendente, sovrano e geograficamente integrato ai confini del 1967, con Gerusalemme Est come capitale”.

Il ministro della Sanità turco Fahrettin Koca ha affermato che i servizi sanitari devono essere garantiti nella Striscia di Gaza in una lettera indirizzata al direttore dell’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus. Nella lettera, Koca ha chiesto che l’Oms adotti “iniziative urgenti e necessarie per garantire i servizi sanitari” soprattutto per i bambini, fa sapere la tv di Stato turca Trt.

10:40

Israele, il numero aggiornato degli ostaggi è salito a 224

E’salito a 224 il numero aggiornato degli ostaggi ancora in mano di Hamas a Gaza. Lo ha riferito il portavoce militare Daniel Hagari, dopo che ieri aveva menzionato un numero complessivo di 222. Hagari ha spiegato che Israele compie un vasto sforzo operativo e di intelligence per continuare ad acquisire nuove informazioni sulla loro sorte. “La loro liberazione ha per noi la massima priorità”, ha ribadito.

10:38

Israele, incursione terrestre Gaza a prepara fasi successive

L’incursione terrestre nel settore nord di Gaza condotta stamane da forze di fanteria e da mezzi blindati israeliani “rientra nei nostri preparativi per la prossima fase della guerra”: lo ha dichiarato il portavoce militare Daniel Hagari. Nel corso della operazione, durata alcune ore, i militari “hanno ucciso terroristi, e distrutto infrastrutture terroristiche di Hamas. Hanno disinnescato ordigni, e neutralizzato imboscate. Il tutto per preparare il terreno alle prossime fasi della guerra”. Al termine della incursione le forze israeliane hanno lasciato l’area, ha concluso Hagari, ”senza aver subito vittime”.

09:47

Zuppi, Hamas è peggiore nemico del popolo palestinese

“C’è bisogno di una soluzione che garantisca i diritti delle due parti, c’è tanto bisogno di una leadership palestinese autorevole, in grado di difendere il suo popolo. Hamas è il peggiore nemico del popolo palestinese”. Così il presidente della Conferenza Episcopale Italiana e arcivescovo di Bologna Matteo Maria Zuppi interviene sul conflitto in Medio Oriente a Genova a margine alla 40ma assemblea dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani.

09:25

Onu: ‘Nessun luogo è sicuro a Gaza’

“Nessun luogo è sicuro” a Gaza tra i bombardamenti israeliani: lo afferma l’Onu. Gli “avvisi anticipati” emessi dall’esercito israeliano alle popolazioni affinché evacuino le aree che intende prendere di mira “non fanno alcuna differenza”: “Nessun luogo è sicuro a Gaza”: lo ha affermato in un comunicato la coordinatrice degli Affari umanitari dell’Onu per i territori palestinesi, Lynn Hastings.

08:20

Raid aereo israeliano nella Striscia, 18 morti a Khan Yunis

 Almeno 18 persone sono morte e 40 sono rimaste ferite in un raid aereo israeliano mirato contro la famiglia di Yunis Al Astal, membro di Hamas, a Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza. Lo riferiscono all’ANSA fonti locali.

08:11

Fonti, ‘il rilascio degli ostaggi potrebbe avvenire in due giorni’

 Il rilascio di un significativo numero di ostaggi in mano di Hamas a Gaza potrebbe avvenire “in pochi giorni”. Lo hanno detto fonti israeliane e straniere citate da Haaretz. Una di queste ha aggiunto che le due parti sperano di definire l’accordo “in due giorni, forse anche meno in base all’andamento dei negoziati”. Una fonte al corrente delle discussioni ha poi aggiunto che Israele vuole chiudere il dossier al più presto nel timore che il rimanere coinvolti in una guerra all’interno della Striscia ostacolerebbe la possibilità di rilascio degli ostaggi in una fase successiva.

07:38

Ambasciatore Israele in Usa, ‘diamo la possibilità per il rilascio degli ostaggi’

 Israele sta offrendo “un’opportunità affinchè gli ostaggi siano rilasciati”. Lo ha detto, parlando con la Radio Militare, Michael Herzog, ambasciatore israeliano negli Usa. “Quello che chiediamo – ha spiegato – è l’immediato e incondizionato rilascio di tutti gli ostaggi”. Riferendosi poi alle voci sul fatto che Israele stia dilazionando l’ingresso a Gaza per dare ai mediatori la possibilità di far rilasciare i 222 ostaggi, Herzog ha risposto: “Trattenere ostaggi è un crimine di guerra. Non voglio commentare oltre questo argomento”.

07:01

Esercito, ‘blitz mirati nel nord di Gaza’

 L’esercito israeliano ha detto di aver condotto “blitz mirati” all’interno del nord della Striscia usando tank” nell’ambito dei preparativi per le “prossime fasi dei combattimenti”. “I soldati – ha aggiunto – sono poi usciti dall’area alla fine dell’attività”.  Durante l’incursione nel nord della Striscia l’esercito israeliano “ha localizzato e colpito numerosi terroristi, infrastrutture terroristiche e postazioni di lancio di missili anticarro, e hanno operato per preparare il campo di battaglia”. Lo ha fatto sapere il portavoce militare.

Il raid della notte scorsa all’interno della Striscia con i tank e i soldati è il primo del genere dall’avvio delle ostilità. In precedenza erano entrati – e poi usciti – dei commando con l’obiettivo di localizzare ostaggi, individuare corpi di israeliani uccisi durante l’attacco dello scorso 7 ottobre, acquisire informazioni ed eliminare sacche di resistenza sul bordo della Striscia.

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