Noto, Bonfanti: “Non sapevo nulla del bonifico sino a pochi mesi fa”

Non è la prima volta, e non sarà nemmeno l’ultima, che il giornalismo d’inchiesta di Paolo Borrometi posa il suo sguardo investigativo sulle vicende politiche di Noto. Ma questa è sicuramente la prima volta che ilSindaco Corrado Bonfanti prende la parola convocando una conferenza stampa. Nelle intenzioni del Primo Cittadino, non solo quella di chiarire la propria posizione dinnanzi alle ultime vicende legate ad un “bonifico scomodo”, ma anche quella di avere la possibilità di confrontarsi direttamente con l’autore dell’articolo, se pur in collegamento skype. Peccato però che proprio stamane il giornalista fosse impegnato in un’udienza in tribunale (dove viene di frequente convocato per il peso investigativo dei propri articoli) che lo ha trattenuto oltremodo, impedendo la partecipazione diretta ed il confronto con il Sindaco. Così, dopo il pezzo che ha denunciato il versamento del bonifico da parte di una ditta che ha l’appalto delle pulizie proprio nel Comune di Noto, e che da questo fatto è partito per analizzare un più ampio spettro di atti quanto meno impropri; abbiamo ascoltato le dichiarazioni del Sindaco, che ha dichiarato l’assoluta estraneità a tutto ( non sapeva di questa somma versata; la gara d’appalto non presenta irregolarità; e l’assunzione della responsabile è fatto ormai consolidato, dal 2009). Chiarito questo, però, altre domande sono sorte, anche in maniera abbastanza spontanea. Facciamo un sunto veloce sulla base dell’articolo diPaolo Borrometi: qualche giorno prima delle elezioni amministrative del 2016 la ditta ASB S.r.l. di Barrafranca, aggiudicataria di gare d’appalto per il servizio di pulizia di locali comunali a Noto, in più tornate (raccontate nel dettaglio anche per dei ribassi d’asta che incuriosiscono), effettua un bonifico di tremila euro con la seguente causale “Erogazione liberale per campagna elettorale Bonfanti Corrado”. Il conto in cui viene versato è quello di un dipendente comunale con mansione di autista del Sindaco. Inoltre, viene puntualizzato nell’articolo, una volta preso l’incarico la ditta nominava responsabile del servizio in loco la sorella di un uomo che le cronache vogliono come uno dei maggiori esponenti del clan malavitoso egemone in città. Questo in sintesi e queste le risposte del Sindaco Corrado Bonfanti: “Sono venuto a conoscenza di questo bonifico solo pochi mesi fa; quando chi lo ha ricevuto è stato chiamato a chiarire la propria posizione e, dunque, a farne parola anche con il sottoscritto”. Prima osservazione, questi soldi, transitati nei conti di una persona, perché, considerata la finalità, non sono andati in quello apposito per la campagna elettorale del candidato con regolare presenza di un committente (in questo caso Corrado Di Lorenzo,fiduciario del conto)? “Una superficialità; perché ho motivo di credere che le parti volessero agire nel rispetto delle regole. Sia nella dicitura della causale e sia nel fatto che la somma è nei libri contabili della Società”. Quindi l’uomo riceve il bonifico, preleva la somma (Borrometi afferma sia avvenuto il giorno dopo) e di questi soldi non fa parola con il Sindaco. Inoltre se li spende per la campagna elettorale (e di certo non abbiamo motivi di credere il contrario) avrà potuto provare, dopo quasi due anni, come siano stati impiegati? E dobbiamo a questo punto aspettarci un provvedimento disciplinare o altro? Perché non va dimenticato che è un dipendente comunale e inoltre ci pare quanto meno poco opportuno che una ditta aggiudicataria di una gara d’appalto pubblica sostenga uno dei candidati a sindaco. Il Sindaco Bonfanti però continua sulla linea di una difesa strenua del suo operato, della legalità dello stesso e della retta via sulla quale è sempre rimasto. “Nonostante gli attacchi del senatore Giarrusso, che chiede le mie dimissioni, e che in quanto esponente delle Istituzioni, per primo dovrebbe essere garantista ed al fianco alle stesse, sino a fatti con riscontri oggettivi di colpevolezza. Da quando sono stato rieletto è un attacco continuo; a qualcuno non è proprio andato giù di aver perso. Ma io ribadisco con forza che ho le carte in regola per governare questa città.” Sull’assunzione della responsabile ci tiene soltanto a ricordare che la stessa ha questo ruolo dal 2009, sin da quando, cioè, non era lui il Sindaco. E chiude: “Io vorrei proporre a Borrometi il ruolo di Assessore comunale alla legalità, così da poter verificare di persona gli atti che reputa sospetti, e che possa fare una full immersion di Noto per poterne verificare l’assoluta legalità applicata. Per quanto riguarda l’intera vicenda mi affido alla legge ed ai suoi tutori”. E non è mancata la replica dopo poche ore dello stesso Borrometi: “Ringrazio il Sindaco di Noto, dottor Corrado Bonfanti, per il simpatico “colpo di teatro” di affidarmi l’incarico di assessore alla Legalità e per le parole di stima che mi ha pronunciato oggi in conferenza stampa e, successivamente, nel corso di una telefonata. Ovviamente, però, oggi continuo a fare il giornalista, studiando da questa posizione terza gli atti amministrativi, con l’unico scopo di informare”. La vicenda non finisce qui, e in città il dibattito si accende.
Emanuela Volcan

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