Ordine dei giornalisti in Sicilia – Elezioni amministrative, le regole per i giornalisti

In occasione della campagna elettorale per le elezioni amministrative del 28-29 maggio 2023 (con turno di eventuale ballottaggio, laddove previsto, l’11 e 12 giugno 2023), l’Ordine dei giornalisti di Sicilia ha recepito e rimodulato la lista di 15 Faq (domande frequenti) messa a punto dall’Ordine nazionale dei giornalisti per le elezioni politiche 2022.
In questo modo si vogliono fornire risposte puntuali e univoche ai quesiti che si pongono sul ruolo e l’attività dei giornalisti in campagna elettorale. In analogia a quanto fatto dall’Ordine nazionale, che sul punto ha interloquito con l’AgCom, anche nella rimodulazione di questo documento, l’Ordine dei giornalisti di Sicilia ha dialogato con il Corecom, Comitato regionale per le comunicazioni della Sicilia, quale organo funzionale territoriale dell’Autorità, attese le specifiche competenze in materia di tutela del pluralismo e di monitoraggio sull’osservanza del complesso di disposizioni volto a garantire il rispetto della par condicio elettorale. In quest’ottica nella lista delle 15 Faq si richiamano anche le procedure per le segnalazioni di eventuali irregolarità, anche da parte di privati cittadini, che vanno indirizzate al Corecom Sicilia, per quanto riguarda le presunte violazioni della par condicio, e al Consiglio di disciplina territoriale dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia, per quanto concerne invece comportamenti – tenuti da iscritti all’Ordine – che potrebbero configurare infrazioni alla deontologia professionale.

1) Un giornalista candidato alle prossime elezioni amministrative può continuare a svolgere la propria attività?
Il giornalista candidato può continuare a svolgere la propria attività lavorativa a condizione che non si occupi di politica e in particolare di argomenti che possano avere riflessi e ricadute sul voto. Tuttavia, la prestazione del giornalista sui servizi di media audiovisivi di cui alla legge 28/2000 deve essere sospesa durante la campagna elettorale anche nel caso in cui si riferisca a materie non attinenti. Infatti, l’apparizione in video (o audio, nel caso della radio) costituisce di per sé un indebito vantaggio per il giornalista-candidato.

2) Un direttore responsabile, candidato alle elezioni Amministrative, può continuare a svolgere il suo ruolo?
È opportuno che dal momento della candidatura e sino alla conclusione delle elezioni la direzione della testata sia affidata al vice direttore. Il giornalista potrà ottenere gli stessi spazi sul giornale, televisione, radio o sito web degli altri candidati.

3) Un giornalista invitato a presentare una serata elettorale organizzata da un candidato, come si deve comportare?
Il giornalista dovrebbe astenersi dal condurre eventi a favore di un singolo candidato. Nel caso dovesse accettare l’incarico dovrebbe comunicare in modo evidente e chiaro che si tratta di una prestazione professionale e non di una presa di posizione personale.

4) Un giornalista che entra in possesso di una notizia “sensibile” su un candidato alle elezioni a pochi giorni dal voto come si deve comportare?
Il giornalista è tenuto a rivelare le notizie nel momento in cui ne viene a conoscenza. Nel periodo elettorale dovrà fare in modo, nel caso si tratti di una notizia negativa che potrebbe danneggiare il candidato, che l’interessato abbia la possibilità di replicare nei tempi previsti dalla campagna elettorale.

5) Un sindaco, un assessore o un consigliere uscente e nuovamente candidato organizza un incontro per illustrare l’attività svolta nel corso del mandato a pochi giorni dalle elezioni. Il giornalista come deve comportarsi?
Il giornalista dovrà riportare l’attività svolta dal candidato in modo professionale e senza eccessi e sensazionalismi per quanto riguarda l’attività svolta, riportando eventualmente in modo sobrio gli aspetti inediti della campagna elettorale.

6) Un giornalista può esternare le proprie simpatie politiche partecipando a meeting o eventi nella veste di semplice cittadino?
Il giornalista durante la sua attività, e in particolar modo nel corso della campagna elettorale, mantiene un atteggiamento professionale ed evita di assumere posizioni politiche di parte, anche quando presenzia ad eventi a titolo personale.

7) È opportuno che un giornalista mostri le proprie simpatie politiche indossando o esibendo gadget elettorali?
Il giornalista evita di palesare in ogni modo le proprie simpatie e i propri orientamenti elettorali.

8) Una testata organizza un confronto elettorale tra i vari candidati a sindaco. Come comportarsi in caso di rinuncia da parte di uno dei candidati?
Il moderatore dell’incontro all’inizio del confronto elettorale ricorderà che tutti i rappresentanti candidati alle elezioni sono stati invitati e che il tale candidato di quell’area politica ha preferito non intervenire al confronto.

9) Le varie testate hanno da tempo profili social propri. Il silenzio elettorale vale anche per le piattaforme web?
Le norme che regolano la diffusione di notizie relative alle prossime elezioni e ai vari candidati valgono anche per i profili social delle testate stesse. Va specificato che si deve trattare di testate giornalistiche ricomprese nell’ambito di applicazione delle norme che disciplinano il silenzio (art. 9 della legge n. 212 del 1956 e s.m.i. e art. 9 bis del d.l. n. 807/1984, convertito in legge 4 febbraio 1985, n. 10), da cui sono esclusi quotidiani e periodici. La violazione del silenzio ai sensi di queste norme esula dall’ambito di applicazione della legge n. 28/2000, e dunque dalla competenza dell’Autorità, risultando invece suscettibile di valutazione, ai sensi dell’art. 9 della legge n. 212/1956, da parte delle Autorità prefettizie.

10) Diritto all’oblio: può venir meno nel momento in cui un cittadino decide di candidarsi?
Il giornalista dovrà valutare con attenzione la notizia che in condizioni normali non dovrebbe essere pubblicata bilanciando il diritto all’oblio all’eventuale interesse pubblico con riferimento alle elezioni.

11) Un giornalista può schierarsi politicamente sui propri profili social privati?
Il giornalista rispetta sempre e comunque le regole deontologiche anche sui social e piattaforme personali, come previsto dal Testo unico dei doveri del giornalista.

12) Un giornalista può svolgere il ruolo di addetto stampa di un candidato o di un gruppo politico?
Il giornalista che sceglie o accetta di svolgere il ruolo di addetto stampa per un candidato alle elezioni sospende la sua attività di giornalista presso testate giornalistiche o comunque interrompe la scrittura di articoli di politica elettorale per testate giornalistiche.

13) Come regolarsi in ordine alla diffusione dei risultati di sondaggi?
Con riferimento ai sondaggi, oltre al Testo Unico dei doveri del giornalista, va applicato il regolamento allegato alla delibera 256/10/CSP di AgCom, che ne costituisce una specificazione. Inoltre, con riferimento ai sondaggi politico elettorali nel corso della campagna elettorale, trova applicazione la legge 28/2000. Per cui, oltre ai doveri di trasparenza da rispettare nella diffusione sui mezzi di comunicazione (nel caso dei sondaggi, AgCom ha competenza sia sugli Smav che sulle testate giornalistiche in generale), va rispettato il divieto di diffusione nei 15 giorni antecedenti al voto.

14) Come effettuare le segnalazioni relative alle violazioni di competenza del Corecom?
La legge 28/2000 stabilisce, all’art. 10, che solo i soggetti politici interessati sono legittimati a segnalare le violazioni all’AgCom, all’emittente privata o all’editore presso cui è avvenuta la violazione, al competente comitato regionale per le comunicazioni, al gruppo della Guardia di finanza nella cui competenza territoriale rientra il domicilio dell’emittente o dell’editore. Tali segnalazioni vanno inoltrate all’indirizzo di posta elettronica certificata corecom@certmail.regione.sicilia.it. Il Corecom procede anche d’ufficio a valutare le presunte violazioni della legge 28/2000 e delle delibere attuative.

15) Come segnalare eventuali violazioni deontologiche dei giornalisti?
Eventuali violazioni deontologiche possono essere segnalate direttamente al Consiglio territoriale di disciplina istituito presso la sede dell’Ordine regionale dei giornalisti all’indirizzo di posta certificata cdt@odgsiciliapec.it.

Per gli uffici stampa e strutture di comunicazione delle amministrazioni pubbliche va ricordato, infine, quanto dispone l’ art. 9 della legge 28 del 2000:
Disciplina della comunicazione istituzionale e obblighi di informazione
1. Dalla data di convocazione dei comizi elettorali e fino alla chiusura delle operazioni di voto è fatto divieto a tutte le amministrazioni pubbliche di svolgere attività di comunicazione ad eccezione di quelle effettuate in forma impersonale ed indispensabili per l’efficace assolvimento delle proprie funzioni.
2. Le emittenti radiotelevisive pubbliche e private, su indicazione delle istituzioni competenti, informano i cittadini delle modalità di voto e degli orari di apertura e di chiusura dei seggi elettorali.

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