Nuovo ospedale, sopralluogo dei deputati del M5S nell’area di Santa Panagia

E’ stato effettuato un sopralluogo da parte dei deputati del Movimento 5 Stelle Gianluca Rizzo, Maria Marzana, Giorgio Pasqua e Stefano Zito in contrada Santa Panagia a Siracusa per verificare la possibilità da parte della Marina di cedere una parte dell’area per la costruzione del nuovo ospedale di Siracusa.
“Il Sito di Santa Panagia – spiegano i deputati M5S – sarebbe il luogo ottimale per la costruzione del nuovo ospedale di Siracusa. Speriamo che la Marina, l’ASP8, il Comune e la Soprintendenza riescano a fare sintesi per un accordo concreto per il bene comune. L’area che abbiamo ipotizzato potrebbe a nostro avviso essere più adatta ad un ospedale che a  nuovi apparati radiotrasmittenti le cui antenne si troverebbero all’interno di un quartiere e, quindi, circondate da abitazioni. A tal proposito vogliamo ringraziare la Marina per la grandissima disponibilità e sensibilità che ci ha mostrato. Sappiamo che è una scelta difficile ma sappiamo che agli occhi di un’intera città  sarebbe un grande gesto”.

“Ci preme confermare la nostra volontà di garantire l’efficienza della Marina Militare Italiana – sottolinea il deputato nazionale Gianluca Rizzo – ma allo stesso tempo dobbiamo garantire la salute pubblica. Confidiamo nella giusta ratio dello Stato Maggiore della Marina che saprà ottimizzare le proprie risorse dando seguito alla necessità di restare aggiornato con gli strumenti tecnico-operativi, ma che nel contempo si relazionerà con le esigenze impellenti della popolazione siracusana. E’ giusto ammodernare i sistemi ma è ancora più corretto sentire le esigenze della popolazione”.

“Serve aprire le porte al dialogo – spiega il deputato Ars Stefano Zito – e trovare una soluzione che possa finalmente dare alla cittadinanza un ospedale nuovo quale strumento basilare e risolutivo per tantissimi problemi di salute che coinvolgono il territorio anche per via degli insediamenti industriali. La scelta di quell’area, tra Santa Panagia e la Mazzarrona – spiega ancora Zito – non è assolutamente casuale perché oltre ad un risparmio di 14,8 milioni di euro si avrebbe anche la riqualificazione di un nodo che tocca due quartieri popolari ‘difficili’ da sempre dimenticati dalle istituzioni e abbandonati a se stessi. Peraltro questi quartieri sono a ridosso della famigerata area industriale di Priolo dove spesso arrivano i miasmi insopportabili”.

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