Siracusa – Direttore del contratto Igiene urbana, la posizione dell’Amministrazione

Siracusa, 16 marzo ‘23 – La selezione del nuovo Direttore per l’esecuzione del contratto di igiene urbana sta seguendo procedure ordinarie nella forma e nei tempi, come normalmente avviene nella pubblica amministrazione, e senza che si renda necessario l’impulso da parte del vertice politico. È quanto fanno sapere dal servizio di Igiene urbana dopo la diffusione di una nota da parte del Movimento 5 Stelle.

La procedura è iniziata subito dopo la scadenza del precedente incarico (avvenuta lo scorso 31 dicembre). La gara è stata modificata in corso d’opera perché si è deciso di assegnare un mandato di 40 mesi invece dei previsti 23. Tale scelta ha comportato una variazione dell’importo di spesa e il conseguente passaggio da un affidamento diretto, previa richiesta di preventivi da parte di operatori economici individuati tramite manifestazione di interesse, a un affidamento mediante procedura negoziata. Questa modifica ha comportato la riapertura dei termini e un prolungamento dell’iter, motivo per cui si è deciso di prorogare il vecchio incarico fino al 31 marzo alle stesse condizioni economiche. A tale proposito l’ufficio rileva che il comunicato del Movimento 5 Stelle contiene un errore perché la retribuzione di 13.700 euro non si riferisce a ciascuno dei mesi di febbraio e marzo ma è la somma di entrambi i mesi ed è, dunque, uguale a quella di gennaio.

«Mi stupiscono – afferma il Michelangelo Giansiracusa, capo di gabinetto del sindaco Francesco Italia – le dichiarazioni fuorvianti e tendenziose di Paolo Ficara del Movimento 5 stelle, forse dovute all’approssimarsi delle elezioni. A due anni e mezzo dall’avvio del servizio, si è resa necessaria un’analisi ricognitiva per proseguire in quel percorso virtuoso iniziato con la raccolta porta a porta e che continuerà con l’introduzione della tariffazione puntuale. Questo ci permetterà di incrementare la percentuale di rifiuti differenziati e raggiungere gli standard previsti dalla normativa regionale, con vantaggi per le tasche dei cittadini, per il decoro urbano e per l’ambiente. La strada da percorrere per ottenere tale risultato non la decide la politica ma gli uffici. Mi limito a ricordare – prosegue Giansiracusa – che la separazione tra funzioni di indirizzo politico-amministrativo e funzione di gestione amministrativa costituisce un principio di carattere generale previsto dalla Costituzione, senza il quale, ad ogni scadenza di mandato, si fermerebbe la macchina burocratica».

Secondo l’assessore all’Igiene urbana, Andrea Buccheri, «paragonare i dati della raccolta differenziata di Siracusa con quelli di Palermo (16% nel 2020 e 15% nel 2021, con oltre 300.000 tonnellate di indifferenziato annue) e Catania (9% nel 2020 e 11% nel 2021 con oltre 200.000 tonnellate di indifferenziato annue) oltre che un azzardo, è ingiusto soprattutto verso i tantissimi cittadini che hanno recepito l’importanza di differenziare i rifiuti e si comportano civilmente e con senso di responsabilità. Grazie al sistema porta a porta, Siracusa è passata dal 17,94% di rifiuti differenziati del 2018 (con 53.584 tonnellate di indifferenziato) al 50,45% del 2022, a cui corrispondono 30.427 tonnellate di indifferenziato: un decimo rispetto a Palermo e un quarto rispetto a Catania. Attraverso la progressiva crescita della raccolta differenziata e dei proventi giunti dal recupero dei materiali riciclati, l’Amministrazione è riuscita a contenere gli aumenti della Tari nonostante i costi esorbitanti di smaltimento. Meglio ancora faremo con la tariffazione puntuale».

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