Siracusa, navi in porto. Presto saranno quattro

E’ prevista la sosta tecnica/inoperosa, legata all’emergenza Covid 19, di altre due unità da crociera nel porto grande. Alla coppia della società Norwegian Cruise Line Holding, alla fonda e in banchina dalla metà di agosto, potrebbe seguire nei prossimi giorni l’approdo di altri due “grattacieli” del mare mentre altri due dovrebbero attraccare nella rada di Santa Panagia. La nuova richiesta è stata inoltrata alla Capitaneria di porto che dovrà attivare tutti i controlli e le verifiche propedeutiche al rilascio dell’autorizzazione. Con le tre grandi navi presenti da giorni nella rada di Augusta, il numero dai natanti da crociera in sosta tecnica nei nostri porti salirebbe a nove.

Non è tutto. Accanto all’attracco forzato di queste grandi navi, sta per verificarsi il ritorno alla normalità del movimento crocieristico. E Siracusa è uno degli scali previsti dalla Costa Crociere. Il 7 settembre è attesa la prima unità da crociera con a bordo i passeggeri, la Seabourn. La seconda nave da crociera, della compagnia francese P&O, dovrebbe approdare in banchina il 12 settembre. Anche in questo caso a bordo ci saranno passeggeri sottoposti ai tamponi e oggetto di verifica da parte dell’autorità sanitaria marittima. In questa circostanza, le due navi attualmente in sosta tecnica, dovrebbero lasciare la banchina e il porto per trasferirsi al porto di Augusta dove effettueranno gasolio, in attesa di ritornare nel porto grande di Siracusa.

Le polemiche sulla presenza delle navi in porto sono, quindi, destinate a proseguire anche nelle prossime settimane. “Sono polemiche del tutto strumentali – afferma l’agente marittimo Alfredo Boccadifuoco – ne stiamo sentendo di tutti i colori anche che quelle due navi in porto assorbano così tanta acqua potabile da fare rimanere a secco i residenti di Ortigia. Dalle autorità preposte ai controlli abbiamo ottenuto tutte le garanzie del caso sia in termini giuridici sia, soprattutto, sotto l’aspetto ambientale con le emissioni in atmosfera ad impatto zero in assenza di zolfo nel combustibile utilizzato. Stiamo parlando di scali tecnici per consentire l’adeguamento delle unità navali alle misure anticovid. Del resto, a bordo vive un centinaio di persone, che fanno tutti parte dell’equipaggio. Il nostro pensiero, però, è rivolto soprattutto alla ripresa dell’attività crocieristica, che è quello che più conta per la nostra economia”.

Francesco Nania

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