“Priolo, un paese destinato a soccombere ad una politica gestita da personaggi che nulla hanno a che fare con la politica del confronto, del benessere del territorio e dei cittadini. Essa vive e si alimenta di compromessi ed accordi sottobanco mirati esclusivamente alla gestione del potere politico al fine di interessi e utilizzato da sempre per sistemare se stessi e i propri familiari presso le aziende della zona industriale. Così la politica diventa sistema di potere finalizzato esclusivamente a fare l’interesse di pochi a discapito del paese e dei cittadini.
In queste considerazioni stanno i motivi di accordi elettorali trasversali contro il giovane candidato sindaco Alessandro Biamonte, una grande ammucchiata di personaggi per impedirne la sua elezione, propinata ai cittadini come una scelta giusta. Ma il tempo è il migliore chiarificatore, e pian piano vengono alla luce gli impegni trasversali della campagna elettorale, che si manifestano da un rimpasto all’altro nella giunta. Tutti contro il giovane Biamonte, e nonostante questa innaturale ammucchiata, sono riusciti a batterlo solamente per 60 voti. Il motivo è abbastanza semplice, quest’ultimo per cultura e forma mentis è rispettoso della legalità, lontano da interessi individualistici clientelari, e predilige come ha sempre dimostrato nei suoi progetti, interventi mirati esclusivamente alla socialità. Tutti insieme appassionatamente per non farlo eleggere sono la palese dimostrazione. L’esperienza della sconfitta ci ha insegnato molto, la prossima volta staremo più attenti, questi personaggi sappiano che noi manteniamo la nostra forza anche stando all’opposizione, ma abbiamo anche le competenze per sapere bene amministrare.”
