Taormina, 03 Novembre 2021- Un funzionario del settore acquedotto dell’Asm di Taormina è stato interdetto dal servizio per un anno dal Giudice per le indagini preliminari di Messina nell’ambito di un’inchiesta per peculato, corruzione, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente e violazioni alla normativa in materia di subappalto.
Il provvedimento cautelare, su indagini della Guardia di finanza e della polizia coordinate dalla Procura di Messina, è del Gip che ha anche disposto, per quattro imprenditori, il divieto temporaneo di contrattare con la Pubblica amministrazione per un periodo compreso tra 6 e 10 mesi.
l’inchiesta verte principalmente su presunte “anomalie nell’affidamento e nella gestione dei servizi e delle attività afferenti il settore acquedotto dell’azienda”.
Dalle indagini risulterebbe “una eccessiva frammentazione dei lavori ed un frequente ricorso alla trattativa privata o all’affidamento diretto a favore di un limitatissimo numero di ditte compiacenti”.
Il funzionario, dell’inchiesta, inoltre, si “sarebbe appropriato di materiale idraulico di proprietà dell’Asm del valore di circa 1.000 euro e di alcuni contatori in ottone dismessi, vendendoli a terzi per oltre 2.000 euro e acquistando, con il ricavato, una caldaia e dei radiatori da installare a casa”. Al funzionario è contestato anche “l’aver richiesto ad un imprenditore, che accettava, di assumere a tempo determinato il proprio figlio, offrendogli in cambio informazioni sulle offerte presentate da ditte concorrenti” ed “annullando procedure già concluse, al solo fine di favorirlo”.