World Pasta Day 2025, l’Italia ha il primato della produzione e dei consumi

Sabato 25 è il World Pasta Day, promosso da Unione Italiana Food e International Pasta Organisation (Ipo), che ogni 25 ottobre celebra la pasta come simbolo universale della nostra cultura gastronomica, consumata da quasi 9 italiani su 10 più volte a settimana e con 1 su 3 che la consuma quotidianamente o quasi.

Un prodotto saldamente ancorato all’identità italiana, praticamente tutti (96,6%) concordano sul fatto che la pasta è un vero e proprio “ambasciatore” del Made in Italy nel mondo. E anche nel 2024 l’Italia ha confermato il suo primato in tema di produzione (4,2 milioni di tonnellate), consumo (23,3 kg pro capite) ed export con un valore delle vendite oltre confine che ormai eguaglia quello dei consumi nazionali. Parliamo di oltre 2.420 milioni tonnellate (+9,1% rispetto al 2023) per un valore di 4.020 milioni di euro (+4,8% rispetto al 2023). In pratica 80 milioni di porzioni di pasta italiana che lo scorso anno sono state proposte nelle case e nei ristoranti di quasi 200 Paesi, secondo dati Unione Italiana Food.

Per quasi 6 italiani su 10 (58%), rileva una ricerca demoscopica commissionata in queste settimane dai pastai di Unione Italiana Food all’Istituto AstraRicerche, la pasta incarna alla perfezione la tradizione culinaria italiana, per il 36% del campione è il valore della semplicità a rappresentarla al meglio mentre il 33.7% del campione la associa a salute e benessere, a conferma delle sue proprietà benefiche. L’orgoglio nazionale è un valore associato alla pasta dal 32.6% degli italiani mentre per il 28.7% la pasta è condivisione (28.7%) ma anche convivialità (25.5%).
Chiamati a scegliere delle parole-chiave per la pasta, oltre 9 italiani su 10 (90.7%) la definiscono accessibile, oltre 8 italiani su 10 (89.2%) facile e veloce da preparare, in grado di unire le generazioni (86.9%) e di migliorare l’umore (79.2%) oltre a essere indispensabile per un’alimentazione sana ed equilibrata (77.8%), componente chiave di molti modelli alimentari (73.1%), e capace di dare un senso di sazietà che dura a lungo (77.0%). Inoltre gli italiani non sono d’accordo con l’idea che la pasta debba essere eliminata in una dieta dimagrante (solo il 20.4% la ritiene vera), e trovano falso che interferisca con la qualità del sonno se consumata a cena (solo il 27.3% la ritiene vera).

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By Redazione

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