“Ci stiamo impegnando per sostenere gli sforzi di quanti vogliono migliorare il livello della sanità siracusana – dichiarano i dirigenti dell’Osservatorio Civico Salvo Sorbello, Alberto Leone, Donatella Lo Giudice, Cetty Moscatt e Franco Cirillo – per troppo tempo penalizzata rispetto a quella del resto della nostra Regione ed a quella catanese in particolare. Speriamo che, dopo i segnali incoraggianti dell’Asp di Siracusa, riguardanti ad esempio il nuovo padiglione dell’Umberto I e la riapertura del pronto soccorso, si verifichi al più presto il ritorno a Siracusa del reparto di oncologia e compia concreti passi avanti l’iter del nuovo ospedale.
Intanto non possiamo che esprimere la nostra soddisfazione nel vedere riconosciute, a livello nazionale, importanti professionalità che operano con indiscutibile successo nella nostra realtà provinciale. Ne citiamo solo alcune, a cominciare dall’oncologo aretuseo Paolo Tralongo, che, in virtù delle sue indiscusse qualità, è stato recentemente eletto presidente del Collegio Italiano dei Primari Oncologi Ospedalieri. Tralongo collabora con autorevoli riviste scientifiche ed è spesso apprezzato ospite delle reti televisive nazionali.
Un altro importante riconoscimento è stato attribuito dall’Agenas (l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari) nei mesi scorsi al reparto di Ortopedia e Traumatologia dell’ospedale di Noto, ottimamente diretto dal primario Salvatore Piccione.
Notizie che aprono il cuore alla speranza di poter contare anche nella provincia di Siracusa su una sempre migliore offerta sanitaria, potenziando pure la rete dei servizi di base e dell’assistenza territoriale. E’ indispensabile, infatti, fornire una risposta adeguata al prolungamento della vita, alla diffusione delle patologie cronico-degenerative, ai carichi crescenti delle famiglie per la cura delle persone con disabilità, dei malati cronici e degli anziani non autosufficienti e frenare concretamente il fenomeno del mancato accesso alle cure, affrontando con decisione l’aspetto delle liste di attesa e della rinuncia alle cure. Fino a quando sarà accettabile che, se nasci a Siracusa hai una speranza di vita di 81,6 anni, di gran lunga inferiore rispetto a realtà come Firenze (84,7 anni), Milano (84,4) Roma (83,7), per non parlare degli 85 anni di Trento e di Bolzano?”-