Francofonte – Ancora nessuna traccia di Salvatore Miceli,scomparso dai primi di Gennaio 2020

A Francofonte continuano  intensamente le ricerche del bracciante agricolo Salvatore Miceli, di 59 anni, la cui scomparsa è stata denunciata dai familiari il 10 gennaio scorso ai carabinieri della locale stazione. I familiari temono anche che il loro congiunto si fosse allontanato dalla sua abitazione dove viveva da solo dopo la separazione con la moglie, già ai primi giorni di gennaio scorso.  A fare scattare il campanello d’allarme, in effetti, sono stati i vicini di casa di salvatore Miceli considerato che dal 31 dicembre dello scorso anno non lo avevano più visto, per cui si sono premurati anche di allertare i familiari. Dopo lunghe e vane ricerche in tutto il territorio di Francofonte il 10 gennaio 2020 è stata presentata la denuncia di scomparsa ai Carabinieri della locale stazione che hanno intensificato le ricerche dell’uomo anche con l’ausilio di un elicottero. Di Salvatore Miceli, però, non si trovava traccia. Che fine abbia fatto, quindi, il bracciante agricolo di Francofonte, fino ad ogg,i non è possibile sapere. Gli investigatori stanno esaminando anche tutte le videocamere di sorveglianza che si trovano vicino all’abitazione dello scomparso, che pare si sia allontanato a piedi lasciando tutto in ordine nella sua abitazione, che aveva preso in affitto dopo la separazione dalla moglie, e dove aveva lasciato anche il suo cellulare e una lettera indirizzata ai propri familiari, che è stata sottoposta a sequestro penale da parte dei militari dell’arma e consegnata al magistrato della Procura di Siracusa che coordina le indagini. Salvatore Miceli, padre di 3 figli, a Luglio del 2019 aveva perso il lavoro. Le reazioni a questo evento, che è a tutti gli effetti un vero e proprio trauma, sono molto variabili e soggettive e più gravi se a restare a casa è un over 50. Perdere il lavoro, in effetti, provoca conseguenze psicologiche di una certa gravità che porta alcuni soggetti a lasciarsi  talmente prendere da questo sconforto e dal non riuscire a intravedere nessuna via d’uscita. E chissà se non possa essere stata questa la causa della sparizione di Salvatore Miceli, un uomo,dicono i familiari, che teneva molto alla sua dignità e che provava vergogna quando era costretto a chiedere un aiuto economico dopo la perdita del lavoro.

Sul contenuto  della lettera che Salvatore Miceli aveva lasciato nella sua abitazione chiaramente viene mantenuto il massimo riserbo da parte degli investigatori.

Le ricerche, oltre ai militari dell’arma ed ai volontari della Protezione Civile di Francofonte, potrebbero avere una svolta decisiva se supportate anche dalle unità cinofile dei Carabinieri che, fino ad oggi ,pare che non siano ancora state allertate.

Nello La Fata

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