Noto, Altera Domus presenta “La caduta degli idoli”

Noto, 17 maggio – Si inaugura sabato 27 maggio 2023, nella splendida cornice della Galleria d’arte contemporanea di Palazzo Nicolaci, al piano attico, la mostra “La Caduta degli Idoli”, personale di pittura dell’artista siciliano Salvatore Alessi. La mostra è curata da Paoletta Ruffino, promossa dall’associazione Altera Domus in collaborazione con l’assessorato alla Cultura del Comune di Noto.
Artista di grande talento, considerato tra i più visionari e originali del panorama contemporaneo italiano, Salvatore Alessi sviluppa uno stile fortemente influenzato dalla migliore cultura rinascimentale, che trova negli arditi scorci prospettici i più chiari rimandi alla visione classicistica del Mantegna, e al classicismo cromatico di Tiziano nell’armonia formale e nella visione psicologica che distingue i personaggi dei dipinti, sia di soggetto sacro che profano.
Già protagonista di diverse esposizioni in Italia, Parigi, New York, Grecia e Dublino, Alessi giunge a Noto con una serie di nuovi lavori di grande potenza comunicativa e da cui emerge il suo background da scenografo nei teatri e sui set cinematografici. Sono vere e proprie scenografie umane, dove gli effetti drammatici del dinamismo sembrano prescindere dal contenuto religioso o morale che sottendono. L’artista afferma il valore di una pittura che si ispira al reale e che assume valenze simboliche e di teatrale efficacia.
La sua ricerca artistica, in continua evoluzione, è caratterizzata da un costante e specifico lavoro di sperimentazione.
Nasce cosi, nel 2022, la serie numerica dei ritratti di personaggi tratti dalla storia tout court o soggetti della realtà quotidiana, riuniti sotto un unico titolo: “Topografia di un volto”; olii su tela e foglia oro, rame o argento ossidata, caratterizzati da un graduale disfacimento della forma, attraverso cui l’artista esprime sé stesso, la vita e la realtà secondo il suo personale modo di vedere.
In questi ritratti l’indagine psicologica si approfondisce mediante pennellate rapide, concise, che sanno cogliere i caratteri essenziali di un volto o di un atteggiamento. L’effetto luministico diviene forte fino ad avvolgere in una fiamma la figura che si dissolve in materia incandescente. La realtà non è forma definita, ma apparenza, impressione ed espressione dell’animo dell’artista, i cui “Idoli” sembrano sciogliersi sotto l’effetto di un calore fortissimo.
“Per topografia – spiega l’artista – intendo una sorta di mappatura della figura intesa come ricerca dell’uomo e della natura alludendo ad una fusione topografica non solo ambientale e territoriale ma anche psicologica. Utilizzo il metallo, elemento presente in natura, che si fonde con l’essere umano. Ossido il metallo e lo trasformo come si trasforma l’essere umano. Il metallo cambia intensità con la luce e con l’aria. Quindi l’attinenza tra natura e uomo è ancora più enfatizzata”.
In un’opera come: “Topografia di una Deposizione” (datata 2023), la scena è rappresentata secondo la maniera più tipica dell’artista: corpi sospesi in spazi illusori che gravitano nel vuoto, senza appigli. La sua pittura è attraversata da una costante inquietudine spirituale. La drammaticità della scena viene trasfigurata in una rappresentazione di grande teatralità, in cui il Cristo appare ancora più esanime e tormentato perché sembra che la luce dorata dello sfondo contro cui si staglia lo stia dissolvendo. La grandiosa e originale composizione nel suo arditissimo scorcio, nella torsione e nell’intreccio dei corpi allungati, visti in tutte le posizioni, nella drammaticità ed irrealtà degli effetti cromatici, negli atteggiamenti e negli elementi centrifughi, esprime tutte le tensioni, l’instabilità, la fragilità e il disfacimento di questa nostra epoca.

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