Pallanuoto, inizia la final six scudetto per l’Ortigia


L’Ortigia è partita alla volta di Trieste, dove domani pomeriggio, alle ore 19.15 (diretta web su Raisport Web) L’Ortigia è partita alla volta di Trieste, dove domani pomeriggio, alle ore 19.15 (diretta web su Raisport Web) affronterà il Posillipo nei quarti della Final Six Scudetto. In palio c’è la semifinale e la possibilità di confermarsi tra le prime quattro formazioni italiane più forti Per gli uomini di Stefano Piccardo, che in questi giorni si sono preparati alternando sedute di nuoto, video e tattica, c’è grande voglia di replicare quanto fatto la scorsa stagione, quando l’Ortigia sfiorò il terzo posto, sfumato solo ai tiri di rigore contro la quotata Sport Management. I biancoverdi arrivano a questo appuntamento con qualche problema di formazione, visto che Susak non è al meglio, ma sono pronti a dare il 100% per provare a vincere questa partita secca contro un avversario forte, che ha chiuso il campionato in quarta posizione e che dunque indossa il ruolo di favorito. In campionato, i confronti tra le due squadre si sono chiusi con un pareggio a Napoli e con la vittoria dei campani a Siracusa. Ma questo è un quarto di finale e si azzera tutto.
“Abbiamo voglia di riscattare la sconfitta casalinga subita un mese fa contro di loro – afferma Marko Jelaca -, perché l’abbiamo accusata e ora vogliamo dimostrare che si è trattato di un caso, una giornata storta. Siamo a fine stagione e la fatica si fa sentire, ma dobbiamo tirare fuori tutte le energie che abbiamo, perché queste sono le partite più belle da vivere. Vogliamo chiudere bene questa stagione molto positiva e centrare la terza semifinale su tre competizioni. Il nostro obiettivo stagionale era la partecipazione anche per la prossima stagione alle coppe europee. Lo abbiamo raggiunto, ma ora vogliamo battere Posillipo. Personalmente ho sensazioni molto positive, perché vedo che la squadra c’è e vuole fare bene”.
Sull’avversario e su come si affronta, il numero 4 croato dell’Ortigia ha le idee chiare: “Loro hanno giocatori giovani e bravi che fanno molto movimento, inoltre hanno più rotazioni rispetto a noi che siamo di meno. Per questo dobbiamo disputare una partita mentalmente molto attenta, usando la testa, difendendo bene e cercando di sfruttare tutte le occasioni in attacco”.
Anche Christian Napolitano, uno di quelli che non si tira mai indietro, è molto fiducioso: “Quando li abbiamo incontrati in campionato, un mese fa, secondo me eravamo nel nostro periodo di calo fisico, ma ora stiamo meglio e non abbiamo nulla da perdere. Andiamo lì per giocarci l’accesso in semifinale. Senza paura. Sarà una partita tesa naturalmente, ma dobbiamo stare sereni e tranquilli, evitare di cadere nel nervosismo perché credo che tecnicamente noi abbiamo qualcosa in più. Pertanto non bisogna metterla sul piano fisico, ma pensare a giocare bene le varie situazioni, come abbiamo dimostrato di saper fare “.
“Questa vigilia – continua Napolitano – la stiamo vivendo tranquillamente, come abbiamo fatto l’anno scorso, anche se le motivazioni sono differenti, perché il Posillipo in campionato ha fatto meglio di noi e perché noi siamo un po’ più stanchi per aver giocato moltissime partite con un uomo in meno. Ma di sicuro quando si arriva a momenti come questi il discorso fisico non conta più, contano solo testa e cuore e noi siamo carichi e pronti a combattere per arrivare il più lontano possibile”.. In palio c’è la semifinale e la possibilità di confermarsi tra le prime quattro formazioni italiane più forti Per gli uomini di Stefano Piccardo, che in questi giorni si sono preparati alternando sedute di nuoto, video e tattica, c’è grande voglia di replicare quanto fatto la scorsa stagione, quando l’Ortigia sfiorò il terzo posto, sfumato solo ai tiri di rigore contro la quotata Sport Management. I biancoverdi arrivano a questo appuntamento con qualche problema di formazione, visto che Susak non è al meglio, ma sono pronti a dare il 100% per provare a vincere questa partita secca contro un avversario forte, che ha chiuso il campionato in quarta posizione e che dunque indossa il ruolo di favorito. In campionato, i confronti tra le due squadre si sono chiusi con un pareggio a Napoli e con la vittoria dei campani a Siracusa. Ma questo è un quarto di finale e si azzera tutto.
“Abbiamo voglia di riscattare la sconfitta casalinga subita un mese fa contro di loro – afferma Marko Jelaca -, perché l’abbiamo accusata e ora vogliamo dimostrare che si è trattato di un caso, una giornata storta. Siamo a fine stagione e la fatica si fa sentire, ma dobbiamo tirare fuori tutte le energie che abbiamo, perché queste sono le partite più belle da vivere. Vogliamo chiudere bene questa stagione molto positiva e centrare la terza semifinale su tre competizioni. Il nostro obiettivo stagionale era la partecipazione anche per la prossima stagione alle coppe europee. Lo abbiamo raggiunto, ma ora vogliamo battere Posillipo. Personalmente ho sensazioni molto positive, perché vedo che la squadra c’è e vuole fare bene”.
Sull’avversario e su come si affronta, il numero 4 croato dell’Ortigia ha le idee chiare: “Loro hanno giocatori giovani e bravi che fanno molto movimento, inoltre hanno più rotazioni rispetto a noi che siamo di meno. Per questo dobbiamo disputare una partita mentalmente molto attenta, usando la testa, difendendo bene e cercando di sfruttare tutte le occasioni in attacco”.
Anche Christian Napolitano, uno di quelli che non si tira mai indietro, è molto fiducioso: “Quando li abbiamo incontrati in campionato, un mese fa, secondo me eravamo nel nostro periodo di calo fisico, ma ora stiamo meglio e non abbiamo nulla da perdere. Andiamo lì per giocarci l’accesso in semifinale. Senza paura. Sarà una partita tesa naturalmente, ma dobbiamo stare sereni e tranquilli, evitare di cadere nel nervosismo perché credo che tecnicamente noi abbiamo qualcosa in più. Pertanto non bisogna metterla sul piano fisico, ma pensare a giocare bene le varie situazioni, come abbiamo dimostrato di saper fare “.
“Questa vigilia – continua Napolitano – la stiamo vivendo tranquillamente, come abbiamo fatto l’anno scorso, anche se le motivazioni sono differenti, perché il Posillipo in campionato ha fatto meglio di noi e perché noi siamo un po’ più stanchi per aver giocato moltissime partite con un uomo in meno. Ma di sicuro quando si arriva a momenti come questi il discorso fisico non conta più, contano solo testa e cuore e noi siamo carichi e pronti a combattere per arrivare il più lontano possibile”.

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