Torino, 15 Febbraio 2018 – Torino, Tribunale Penale. Processo Eternit. Udienza del 15.02.2018: Stephan Schmidheiny sottoposto a procedimento penale per il reato di omicidio colposo, con colpa cosciente, presso il Tribunale di Torino per il decesso di due persone, uccise dall’amianto dell’Eternit, in seguito a mesotelioma.
Il Sig. Giulio Testore, dipendente Eternit Cavagnolo (il troncone di Eternit bis che è rimasto a Torino), è deceduto nel 2008 per mesotelioma, ed è tra le vittime contenute nel capo di imputazione di Eternit Bis.
I famigliari del Sig. Giulio Testore si sono rivolti all’Osservatorio Nazionale Amianto, già costituito parte civile nel processo Eternit Bis e all’Avv. Ezio Bonanni, che ha accettato l’incarico ed ha formalizzato la costituzione di parte civile.
La difesa di Stephan Schmidheiny ha chiesto di rigettare la domanda di Costituzione di parte civile dei famigliari di Giulio Testore, sostenendo che avessero già incassato delle somme a titolo di risarcimento. Il medesimo imputato ha chiesto anche di estromettere l’ONA che si era già costituita parte civile.
Il Tribunale di Torino nel troncone Eternit Bis, rimasto a Torino, dopo lo spacchettamento deciso dal GUP di Torino, ha rigettato le richieste di Stephan Schmidheiny.
Il processo è stato aggiornato all’udienza del 28.04.2018.
I famigliari di Giulio Testore avevano già ricevuto in precedenza una sorta di indennizzo. Nell’atto era scritto che avrebbero rinunciato a qualsiasi azione contro Eternit. L’Avv. Ezio Bonanni, Presidente dell’Osservatorio nazionale amianto e legale dei famigliari del Sig. Giulio Testore, ha invece affermato il principio dell’inapplicabilità di tale rinuncia nei confronti dell’attuale imputato, che non era parte di quell’accordo.
Questa decisione è molto importante anche per le vittime Eternit Siracusa. L’Osservatorio Nazionale Amianto, con l’Avv. Ezio Bonanni, presidente nazionale, il Dott. On.le Pippo Gianni, componente del Comitato Tecnico Scientifico Nazionale ONA, e Calogero Vicario, coordinatore ONA Sicilia e la Dott.ssa Carmen Perricone (portavoce del presidente in Sicilia), sollecitano l’inizio del procedimento penale del procedimento Eternit anche presso la Procura della Repubblica di Siracusa.
Infatti, come spiega Calogero Vicario, all’ONA sono stati segnalati casi di risarcimenti non congrui per quanto riguarda le vittime di Siracusa, che hanno ottenuto dei risarcimenti minimi non da Stephan Schmidheiny, per questi motivi, ove fosse iniziato un procedimento penale a Siracusa, così come disposto per esempio dalla Procura della Repubblica di Torino e/o dalla Procura della Repubblica di Napoli (Eternit Bagnoli), coloro che rientrassero tra le parti offese / vittime nell’eventuale procedimento penale potrebbero chiedere il risarcimento integrale del danno.
Attivato quindi il numero verde di ONA Onlus (800 034 294) per assistere le vittime siciliane dell’Eternit, in particolare dell’Eternit Siracusa per l’integrale risarcimento del danno.
“E’ una decisione molto importante, quella oggi assunta dal Tribunale di Torino. Infatti eventuali accordi ed indennizzi precedenti al processo penale non impediscono la costituzione di parte civile delle vittime per ottenere il risarcimento integrale. Infatti in alcuni casi le vittime hanno ricevuto degli indennizzi. Di solito poche decine di migliaia di euro. Dico solo che la vita umana non può essere barattata. Queste rinunce fatte sottoscrivere dalle vittime non possono valere nel processo penale a carico di Stephan Schmidheiny. Chiediamo giustizia ed il risarcimento integrale delle vittime. Ciò vale a Torino come a Siracusa e anche a Napoli. Stephan Schmidheiny pensava di aver chiuso il conto economico con la famiglia Testore, ma non è così ed ora siamo pronti ad assistere anche tutti gli altri e chiediamo che anche le altre Procure, a partire da Siracusa, istruiscano i Processi penali”, dichiara l’Avv. Ezio Bonanni, legale della famiglia di Giulio Testore.
Roma/Siracusa, 15.02.2018