Siracusa, “Operazione Borgata”. i nove nomi degli arrestati che si erano “sganciati” dal clan Bottaro-Attanasio

insediamento-nuovo-squadra-mobile-siracusatimes

Su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia di Catania, in data odierna,il personale della Squadra Mobile di Siracusa ha dato esecuzione ad un ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Catania.

L’ordinanza riguarda nove persone ritenute responsabili, a vario titolo, di aver fatto parte dell’associazione mafiosa denominata “Borgata”, operante in Siracusa. Il G.I.P ha disposto la misura cautelare della custodia in carcere nei confronti di:

1. Greco Danilo, nato a Siracusa il 21.05.1986

2. Scalzo Vincenzo, nato a Siracusa il 7.10. 1985

3. Schiavone Massimo, nato a Siracusa il 7.04.1974 4.

4. Fazio Massimiliano, nato a Siracusa l’ 11.09.1984

5. Scattamagna Attilio, nato a Siracusa il 28.03.1984

6. Tartaglia Salvatore, nato a Siracusa il 2.12.1987

7. Guarino Massimo, nato a Siracusa il 17.09.1985

8. Barbiera Sebastiano, nato a Siracusa il 27.03.1966

Con il medesimo provvedimento il G.I.P ha, inoltre, disposto l’applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di:

9. Attardo Rita, nata a Siracusa il 7.08.1966.

Le indagini, dirette dalla Procura Distrettuale Antimafia di Catania si sono sviluppate attraverso attività di ricettazioni telefoniche e ambientale, oltre che attività di appostamento e pedinamento, nonché perquisizioni e sequestri.

I relativi esiti si sono  arricchiti grazie al contributo dei collaboratori di giustizia Curcio Giuseppe, all’epoca promotore e organizzatore di quel gruppo, Sciuto Carmela e Sipala Luca. L’attività investigativa ha disvelato l’evoluzione del gruppo della “Borgata”, che nel corso degli anni si era affrancato dal clan mafioso Bottaro-Attanasio ed aveva iniziato ad operare in piena autonomia nell’omonimo quartiere aretuseo.

Le finalità del sodalizio erano sia quella di imporre il pagamento del “pizzo” ai commercianti i cui esercizi ricadevano nella zona di influenza, sia il reinvestimento dei proventi illeciti nel traffico delle sostanza stupefacenti ovvero in attività commerciali lecite. Le attività delittuose erano gestite prevalentemente da Scalzo Vincenzo e, dopo la sua scarcerazione, da Schiavone Massimo. Nel corso dell’attività investigativa è emersa,  la figura di Attardo Rita, il cui compito era quello di recapitare agli affiliati in stato di libertà disposizione scritti e verbali dei propri figli detenuti.

Barbiera Sebastiano, destinatario della misura cautelare della custodia in carcere, per avere dapprima preso parte e  diretto ed organizzato l’associazione di tipo mafioso denominato clan Bottaro-Attanasio. Nel corso delle indagini sono emersi  episodi estorsivi, molti dei quali non denunciati dalle vittime, contestati a Scalzo Vincenzo, Fazio Massimiliano, Greco Danilo e Tartaglia Salvatore.

 

Comments

comments

By wltv

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Related Posts

× Segnala