Urbanistica, l’assessore Fontana si confronta con le associazioni

Non tutte le associazioni ambientaliste siracusane hanno risposto “presente” all’invito dell’assessore comunale Maura Fontana di partecipare all’incontro “per un primo, e proficuo, confronto sulle tematiche che interessano le mie rubriche”. Già qualche ora prima della riunione, Natura Sicula, il coordinamento Sos Siracusa e rappresentanti delle associazioni che ne fanno parte hanno annunciato di volere disertare, come hanno poi fatto, la riunione di ieri pomeriggio all’Urban Center.

“All’indomani della sua nomina – è scritto su un post pubblicato sul profilo social di alcune associazioni – abbiamo posto all’assessore Fontana e all’amministrazione cittadina una serie di domande in ordine alla compatibilità politica dell’assessore rispetto agli indirizzi di governo del territorio nel rispetto del paesaggio, dei beni culturali e dell’ambiente. Richiesta derubricata a sterile attacco personale al quale ha fatto seguito la convocazione di un incontro per “un primo confronto sulle tematiche che interessano” le proprie rubriche e segnatamente – si legge nell’invito – di “traffico veicolare”, “parcheggi scambiatori ” e “decoro urbano”.

Per il gruppo di ambientalisti in quell’invito non si faceva “un cenno alla questione politica da noi posta, cioè il governo razionale del territorio nell’ambito degli strumenti di tutela come il piano paesaggistico, la riserva della Penisola Maddalena, il Parco Archeologico”. L’assessore Fontana, che reputa “costruttivo l’incontro di ieri” e soddisfatta su quanto emerso dal confronto con i rappresentanti presenti ieri all’incontro, ribadisce la propria “apertura al dialogo con tutti i soggetti interessati alle tematiche del territorio”, mentre alle associazioni ambientaliste ha “ribadito il mio invito a partecipare alle altre riunioni in programma e in cui saranno affrontate tutti gli altri argomenti che riguardano le deleghe che mi sono state assegnate e i problemi sollevati da più parti”.

Alla riunione di ieri hanno partecipato, tra gli altri, i rappresentanti del comitato Pro Arenella, quelli del Plemmirion, i responsabili di Siracusa Sud, dell’associazione Rifiuti zero Siracusa, il presidente della Spero, Vittorio Pianese, il responsabile delle guide turistiche siracusane, Carlo Castello, i tecnici del Comune e i consiglieri comunali Mangiafico e Gradenigo.

Al termine dell’incontro è stato deciso di convocare una nuova riunione fra due settimane per affrontare nuove problematiche. “Trovo utile e costruttivo – dice l’assessore Fontana – fare incontri ogni 15 giorni in modo da avere una relazione e un confronto costanti con tutti i protagonisti del territorio con i quali fare il punto della situazione su ogni questione che verrà proposta di volta in volta”. Insomma, l’assessore Fontana tiene aperta la porta dell’accoglienza e lancia un forte messaggio a tutte quelle associazioni che hanno di proposito rinunciato a partecipare alla riunione di ieri. Il coordinamento di Sos Siracusa sostiene di non volerne fare una questione personale: “Lo ribadiamo, qui non è in discussione la moralità dell’attività professionale svolta dall’assessore ma la coerenza delle scelte che potrebbe assumere rispetto ai temi da noi posti e che attendono una chiara presa di posizione da parte del nuovo assessore. Solleviamo, piuttosto, una questione di opportunità politica e di compatibilità con gli indirizzi del programma politico della giunta attuale in termini di “consumo di suolo zero”. Gli ambientalisti più oltranzisti e severi nei confronti dell’assessore all’Urbanistica auspicano che “questa scelta non costituisca la premessa di un ritorno a un passato che vorremmo fosse superato una volta per tutte: quello dello sciagurato piano regolatore Bufardeci/Reale, quello dei mega comparti turistici sulle Mura Dionigiane e dei villaggi turistici sulla costa, cucito a misura della speculazione edilizia. Se così fosse, se si volesse tornare indietro rispetto alla stagione della tutela del paesaggio, delle Varianti della Bellezza, del piano paesaggistico e del parco archeologico, non esiteremmo un attimo a mobilitarci. Questa città ha bisogno di rigenerare e qualificare il patrimonio edilizio esistente, di reti e servizi efficienti, non di altro cemento”.

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