Siracusa, 2 maggio 2018: In merito alle notizie di questi giorni sui rischi che correrebbe la società partecipata “Siracusa Risorse”, nel caso in cui venisse dichiarato lo stato di default da parte della ex Provincia regionale di Siracusa, tengo a precisare che il comma 2, dell’art. 40, della Legge Regionale 4 agosto 2015, n.15 dal titolo “Disposizioni in materia di Liberi Consorzi Comunali e Città Metropolitane”, tutela i lavoratori a tempo indeterminato di tutte le società partecipate dalle ex Province. Lo dichiara Vincenzo Vinciullo.
Voglio altresì precisare, ha continuato Vinciullo, che in fase di approvazione della Legge Regionale in Commissione Bilancio, è stato approvato un sub emendamento all’emendamento 44.19 del comma 2 che così recita: “Ferma restando l’autonomia finanziaria degli enti di area vasta, sono mantenuti i rapporti in essere alla data di entrata in vigore della presente legge tra le ex province regionali e le società interamente o prevalentemente partecipate dalle stesse per lo svolgimento dei servizi connessi all’esercizio delle funzioni. Le disposizioni di cui al presente comma si applicano nei limiti di cui all’articolo 18, comma 2 bis, del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n 133.”
La Legge Regionale 8 agosto 2015, come è noto, ha recepito una serie di Disegni di Legge fra cui il n.822, a mia firma, e i DdL 823 e 824, di cui sono stato cofirmatario.
Di conseguenza, ha proseguito Vinciullo, è chiaro che i rapporti in essere fra l’ex Provincia regionale di Siracusa e la società interamente partecipata “Siracusa Risorse”, non possono essere messi in discussione.
Ricordo che in Commissione Bilancio mi sono strenuamente battuto, affinché nessuno mettesse a rischio il posto a tempo indeterminato dei lavoratori delle Società partecipate, fra le quali “Siracusa Risorse”.
Per poter mettere in discussione il futuro della società “Siracusa Risorse” occorre presentare e approvare un nuovo Disegno di Legge o una nuova norma in maniera tale che venga cassato il comma 2, dell’art 40 della Legge Regionale n.15 del 4/08/2015.
