Coronavirus, l’Asp 8 chiede 3milioni per interventi negli ospedali

L’azienda sanitaria provinciale ha chiesto al governo regionale la somma di 3milioni e 200mila euro per interventi urgenti finalizzati a un pronto ampliamento dell’attività di rianimazione e malattie infettive oltre ad opere necessarie per fronteggiare l’emergenza Covid-19. La richiesta riguarda sostanzialmente tre strutture ospedaliere  del territorio siracusano. L’importo è contenuto nella missiva che il direttore generale dell’Asp 8, Salvatore Lucio Ficarra, ha inviato all’assessore regionale alla Salute, Girolamo Razza. Il prospetto economico fa parte di una specifica relazione, sottoscritta anche dal direttore sanitario Anselmo Madeddu, dal direttore tecnico, Pettignano, dall’Uoc Provveditorato Danila Rosa e dal direttore amministrativo Salvatore Iacolino. Si tratta della relazione sullo stato e sulle esigenze strutturali, impiantistiche e delle attrezzature dei servizi di rianimazione, terapia intensiva e malattie infettive dell’azienda sanitaria provinciale. Scaturisce dall’incontro avuto nei giorni scorsi a Palermo nel corso del quale l’assessore Razza ha sollecitato i dirigenti dell’Asp 8 di inviare un quadro della situazione e le richieste di intervento finanziario rispetto alle strutture ospedaliere operanti sul territorio.

Nella relazione si fa riferimento innanzitutto all’ospedale Umberto primo di Siracusa che attualmente presenta nella rete ospedaliera regionale 18 posti letto nel reparto di malattie infettive di cui 16 attivi e 2 per l’isolamento. Nella relazione si legge testualmente che “le stanze sono prive di bagni in camera, impianto di trattamento aria (ad esclusione delle stanze isolate), impianto di gas medicinali”. In ogni stanza vi sono 3-4 posti letto. L’Asp ha, quindi, evidenziato la necessità di una ristrutturazione e di un adeguamento completo. Per questi interventi esiste già uno studio di fattibilità che prevede la spesa di un milione e mezzo di euro.

Nell’elenco inviato all’assessore Razza, figura il reparto di rianimazione dove i posti letto sono 8, come riportato nella rete ospedaliera regionale, di cui 7 sono attive mentre uno è attivabile in aggiunta dotato di un ventilatore polmonare il cui costo stimato è di 40mila euro. Il reparto è stato ristrutturato 20 anni addietro ma necessità dell’ammodernamento delle apparecchiature elettromedicali. In particolare, servono 8 ventilatori polmonari perché quelli utilizzati sarebbero di vecchia concezione e richiedono una costosa manutenzione. Il costo per il loro acquisto è di 320mila euro.

A proposito degli interventi ritenuti urgenti al presidio ospedaliero Umberto primo per fronteggiare al meglio l’emergenza Coronavirus, emergono la modifica dell’ascensore della palazzina Nord, sede del reparto di malattie infettive e di pediatria, per trasformarlo anche in porta lettighe, per un costo previsto di 100mila euro; un altro ascensore per garantire percorsi funzionali (costo 200mila euro). L’importo complessivo richiesto per l’Umberto primo, quindi, è di 2milioni e 310mila euro.

Nella relazione si fa poi riferimento al presidio ospedaliero “Di Maria” di Avola. Per quanto riguarda il reparto di rianimazione, nella nuova rete ospedaliera sono previsti 8 posti letto, la precedente ne assegnava 6. Attivati sono 5 per cui, nel breve periodo occorre attivarne un altro attraverso l’acquisto di un ventilatore polmonare per un costo di 40mila euro. A questi si potrebbero aggiungere altri 2 mediante adeguamenti strutturali, impiantistici e di acquisto degli arredi e delle attrezzature (ventilatori polmonari, pensili di anestesia, monitor multiparametrici, letti). I costi stimati per l’attivazione di questi ulteriori posti letto ammontano a 450mila euro che comprendono i lavori. Sempre per l’ospedale Di Maria sono previsti altri interventi urgenti e indifferibili per l’adeguamento dell’impianto di trattamento aria e per l’attivazione del locale isolamento per un costo di 60mila euro. Occorre anche riattivare un ascensore e realizzare la manutenzione straordinaria a quelli esistenti. Complessivamente la richiesta alla regione per l’ospedale di Avola è di 700mila euro.

Altro capitolo riguarda il presidio ospedaliero di Lentini, dove in rianimazione vi sono inseriti nella rete ospedaliera 6 posti letti di cui 5 già attivati. Per attivare il sesto, occorre anche in questo caso l’acquisto di un ventilatore polmonare per un costo a base d’asta di 40mila euro. Per quanto riguarda gli interventi urgenti da effettuare al nosocomio lentinese, l’Asp individua l’adeguamento dell’impianto di trattamenti di aria per l’attivazione del locale isolamento, per il quale è stata chiesta la somma di 200mila euro.

Le richieste dovrebbero essere prese in carico dall’assessorato regionale alla Salute che le girerà al governo Conte che appena pochi giorni fa ha stanziato la somma di circa un miliardo per l’assunzione di nuovi medici e infermieri e per aumentare le dotazioni di attrezzature adeguate a fronteggiare l’emergenza Coronavirus. A tanto ammonterebbero le risorse aggiuntive che il governo punta a destinare al Servizio sanitario nazionale con il nuovo decreto per contrastare gli
effetti dell’epidemia.

Sempre per quanto riguarda l’aspetto sanitario, il governatore Musumeci ha sottolineato al premier la necessità nei vari ospedali dell’Isola di nuovi posti letto nei reparti di rianimazione e del reperimento del relativo personale sanitario, anche se in pensione.

Francesco Nania

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