Lo scultore Gianni Serra le sue “Eruzioni” alla Mediterranea di Siracusa

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Sabato 22 giugno alle ore 19,00 avrà luogo il vernissage della mostra personale dello scultore Gianni Serra dal titolo “Eruzioni”, ospitata a Siracusa presso gli spazi espositivi della Mediterranea Art Gallery di via Dione 21 in Ortigia e presentata dal critico d’arte Raimondo Raimondi. Gianni Serra nasce ad Augusta dove vive e lavora. Diplomato all’Accademia di Belle Arti, è da sempre affascinato dalle forme geometriche alle quali cerca di dare una valenza tridimensionale, conducendo una interessante ricerca mediante l’uso di materiali inusuali come la pietra lavica, l’acciaio, l’alluminio, la gomma liquida, il vetro, il gesso, lo stucco e le vernici ferro micacee, elementi questi che, mischiati, accostati e sovrapposti tra di loro, riescono ad far emergere la sua sensibilità artistica espressa a volte in sculture policrome a tutto tondo, altre volte in bassorilievi e pannelli murali fatti della stessa materia. La sua cifra stilistica è l’astrattismo geometrico: sono i suoi quadri-scultura nei quali le linee e le forme vengono pensate e costruite scrupolosamente, seguendo regole progettuali ben precise. I ritmi e gli equilibri che Serra rigorosamente crea, sono pensati per riuscire a ottenere nell’immediato una lettura emozionale dell’opera d’arte. Tipici archetipi dello stile creativo di Gianni Serra sono le Colate, le Cuciture, le Geometrie materiche e i Bianchi. Nelle “colate” si concentrano energie e forze che scaturiscono dal colore e sono fonte di emozioni. Nelle “cuciture” il collante tiene le emozioni legate, ferme, immobili: più il materiale è duro, come l’acciaio, più è forte il legame tra l’anima e la vita. Nelle “geometrie materiche” la trasformazione di strutture grafiche in materiche, attribuisce un senso artistico alla materia inerte. Nascono così combinazioni sequenziali, modulari, fluide e morbide. I cosiddetti “bianchi” sono strutture di colore-non colore, che riescono a dare spazio all’immaginazione, la cui neutralità colpisce la nostra fantasia come se lo spazio opponesse una certa resistenza ad essere violato. Recentemente Serra è stato chiamato a far parte del progetto “Connessus”, un programma ideato da Giuseppe Rogolino e Giusy D’Arrigo, per realizzare una connessione globale attraverso la creatività. Un programma internazionale che, dopo la partenza europea di Catania, sarà portato negli altri quattro continenti. “Connessus” a Catania sarà ubicato nel Parco Gioeni che per l’occasione prenderà il nome di Angelo D’Arrigo, l’aviatore catanese famoso per le sue traversate in deltaplano con le gru e le aquile, morto nel 2006 a causa di un incidente avvenuto durante una dimostrazione di volo a Comiso. Il cuore di “Connessus” è rappresentato dalla Neth, una scultura di dodici metri d’altezza realizzata da quattro artisti aderenti al movimento NethArs: Giusy D’Arrigo, Giuseppe Rogolino, Rosario Genovese e, appunto, Gianni Serra.

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