Nuovo ospedale di Siracusa, Scerra in pressing su Asp e Regione:” Basta perdere tempo,si presenti lo studio”

“Adesso basta perdere tempo, la città ha bisogno del nuovo ospedale e di chiarezza. L’assessore alla Sanità Ruggero Razza e l’Asp di Siracusa rendano noto lo studio di urbanistica commissionato sull’area del nuovo nosocomio perché questa storia è diventata paradossale”. Filippo Scerra, deputato nazionale del Movimento 5 Stelle va in pressing su Regione e Asp 8 affinché si possa seriamente tornare a intavolare un discorso sulla sanità aretusea e sul nuovo nosocomio. Era il 22 febbraio 2019 quando l’Azienda sanitaria di Siracusa aveva incaricato, su indicazione del Governo regionale, il professore Giuseppe Pellitteri dell’Università di Palermo “per esprimere parere sulla individuazione dell’area su cui costruire il nuovo ospedale”. Uno studio che si sarebbe dovuto concludere entro 60 giorni. E in effetti pare che il tecnico abbia rispettato i tempi di consegna. L’esperto sembra abbia consegnato per tempo i propri rilievi ma, per motivi non noti, gli esiti dello studio non sono stati resi noti né dall’Asp8, né dall’assessore regionale Ruggero Razza. “È qualcosa di inspiegabile – tuona Scerra -. Siracusa aspetta da anni un nuovo ospedale e invece, forse per beghe da vecchia politica, il dossier non è ancora pubblico, con tutto quello che ne consegue. Vorrei ricordare che l’ospedale Umberto I è ormai una struttura vetusta, con spazi angusti e che nemmeno un mese fa è stata oggetto di un distacco di una porzione di tetto finita sulla testa di due degenti”. Sembra ormai chiaro che il professore Pellitteri abbia “bocciato” l’area della Pizzuta, scelta durante la scorsa consiliatura (Garozzo) e ratificata dall’attuale Consiglio comunale (Italia). E spetta sempre all’organo consiliare l’ultima parola. “Non mi stupisce la bocciatura dell’area di fronte l’ex Onp – conclude il parlamentare – il Movimento 5 Stelle fin dagli albori ha sostenuto la tesi dell’inadeguatezza ma è ovvio che la valutazione ultima spetterà nuovamente al civico consesso e che finora si sta soltanto perdendo tempo prezioso. Spero che i risultati dello studio possano essere quanto prima portati in aula, così da intavolare una discussione costruttiva e concreta che abbia come unico risultato quello di mettere al centro della discussione una sanità di qualità, che passi da strutture nuove e di qualità, ma soprattutto la salute dei cittadini”.

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