Siracusa. Appalto rifiuti tra ricorsi al Tar e proteste dei dipendenti su “possibili manomissioni”

Una storia infinita. Per i prossimi sei mesi il servizio di raccolta dei rifiuti a Siracusa sarà svolto dalla ditta Tekra. La gara d’appalto è stata aggiudicata alla società che ha praticato un ribasso del 13,66% sulla base d’asta del servizio pari a 8milioni e mezzo di euro. L’Igm ha praticato un ribasso del 9, 07%. La terza ditta in gara, la Energetica Ambiente, è stata esclusa dal presidente della commissione poiché, a seguito della valutazione della documentazione tecnica non possedeva i requisiti per partecipare alla gara. Ma tutti i perdenti hanno dichiarato di voler ricorrere al Tar di Catania per la presunta regolarità della documentazione o l’irregolarità della gara.

E mentre i riflettori della cronaca sono puntati sulla grave situazione in cui versa la città di Siracusa, tra la sporcizia e fetore nauseabondo, il sistema sarebbe andato in tilt con i cassonetti traboccanti in centro come in periferia, mentre la raccolta differenziata mostra i segni della disorganizzazione e lo spazzamento delle strade a macchia di leopardo. Ad aumentare il disagio, la protesta dei dipendenti dell’Igm (nella foto di repertorio), fortemente preoccupati per il loro futuro lavorativo.

Ma i malcontenti non sono legati solamente ai cittadini, a cui si aggiungono anche i dipendenti dell’Igm, preoccupati dello stato in cui si è ridotta la vicenda che a loro dire appare a “tratti misteriosa” e chiusa in un pericoloso vicolo cieco. L’argomentazione porta la rabbia dei membri della cooperativa che si occupa tra le altre cose dello spazzamento delle strade nell’ambito della funzione ecologica delegata alla storia società della famiglia Quercioli. Parlano di voler mettere nero su bianco e di adire l’autorità giudiziaria per i riflessi del caso. La paura è incentrata sui nomi inseriti nell’elenco e dei possibili trasferimenti nell’organico della società che si è aggiudicato l’appalto, non consona alla realtà, secondo i criteri dettati dalle norme di legge che regolano la materia. Secondo i dipendenti, coadiuvati dal sindacato di categoria di appartenenza, ci sarebbe il sospetto della possibile manomissione degli stessi elenchi, ma gli addetti ai lavori smentiscono categoricamente la possibilità che ciò possa avvenire. Rimane comunque un dato di fatto certo: sulla raccolta dei rifiuti Siracusa è da anni in profonda emergenza e crisi organizzativa. Il Comune di Siracusa non riesce a venir fuori dalla montagna di spazzatura che ha sommerso la città e la civiltà di una comunità che non riesce a capacitarsi di tale siffatta condizione, pur pagando la Tari tra le più alte d’Italia.

Concetto Alota

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