Siracusa – Filmato protocollo d’intesa progetto Blu Plemmirio

Un marchio per focalizzare le best pratics in nome di una corretta fruizione turistica del territorio.

Si chiama “Blu Plemmirio” ed è il logo che racchiude la rete di aziende aderenti al progetto e che hanno individuato nell’Area Marina Protetta Plemmirio un esempio virtuoso di sostenibilità ambientale.

Di questo e di altri punti salienti è composto, nero su bianco, il protocollo di intesa tra l’Associazione VerdeBlu Plemmirio e il Consorzio Plemmirio siglato stamani nella sala conferenze “Ferruzza-Romano”, sede dell’ente gestore della riserva siracusana.

A firmare il protocollo per l’ente consortile il vicepresidente dell’Amp Plemmirio, Marco Mastriani che ha portato i saluti della presidente Patrizia Maiorca che ha fortemente voluto il progetto.

<<L’Area marina protetta Plemmirio – ha esordito Mastriani – si conferma un “hub” di buone pratiche. L’oggetto di questo protocollo è la valorizzazione del patrimonio naturale, culturale e delle risorse paesaggistiche e turistiche del territorio siracusano, attraverso le migliori pratiche ispirate al turismo responsabile. Un percorso virtuoso scaturito all’interno del corso di formazione rivolto ai soggetti che operano nel settore turistico, per la promozione di attività turistiche ambientalmente sostenibili, nel territorio di riferimento. Tutto ciò, si espliciterà nella realizzazione di una rete di operatori turistici strutturati ad utilizzare il logo “Bluplemmirio”, per la diffusione del turismo sostenibile nel siracusano, mediante la sottoscrizione di una “carta dei valori” e di un regolamento riconducibile alle finalità istitutive dell’area marina. Difendere e raccontare il territorio sono la nostra battaglia principale, consapevoli che ancora tante sfide ci attendono>>.

Presente all’incontro anche l’assessore comunale Fabio Granata il quale ha posto l’accento sulla esigenza di realizzare una buona sinergia tra gli enti pubblici e i soggetti privati. <<Questo protocollo – ha detto Granata – rappresenta un metodo, un modello evidente da seguire. Siamo in possesso di un “materiale” culturale e paesaggistico ingente e mettere in “rete” una realtà formidabile come l’area marina protetta Plemmirio significa organizzare un percorso, “un viaggio ambientale” in cui c’è una progettualità per raccontare ciò che si vede, perché ci vogliono occhi per vedere e avere consapevolezza culturale. Da qui, si parte>>.

Soddisfazione per il risultato raggiunto e la firma del protocollo ha espresso anche il coordinatore consortile, Sabrina Zappalà, che ha ringraziato i presenti sottolineando l’importanza della realizzazione di “una rete locale formata dagli stakeholder e operatori turistici disponibili a modificare la propria politica aziendale per una corretta fruizione del territorio, attraverso la condivisione di buone pratiche volte alla tutela ambientale e culturale”. <<L’Area marina protetta è la casa di tutti – ha rilevato la Zappalà – il logo “Blu Plemmirio” ne rappresenterà il filo di Arianna, il collegamento per lavorare bene e nel nome della tutela dell’ambiente e della risorsa mare>>.

Ha poi preso la parola il neopresidente di VerdeBlu Plemmirio, Antonio Rudilosso che ha apposto la sua firma sul protocollo. <<Ho fatto un giro sul web – ha spiegato – e ho visto che la prima parola ricercata era Carrà, Raffaella Carrà. La seconda, subito dopo, era sostenibilità. Grazie agli approfondimenti proposti dall’Area marina su questo concetto, semplice e insieme tanto complesso , oggi siamo più consapevoli di come si deve gestire il turismo rispettoso del nostro territorio . La sinergia tra pubblico e privato non poteva che regalare nuove opportunità di sviluppo>>.

All’incontro di stamane era presente anche il direttore di VerdeBluplemmirio Giuseppe Napoli e tutti gli operatori turistici che hanno aderito all’atto costitutivo della associazione VerdeBlu Plemmirio e quindi al progetto di marketing territoriale avviato dall’Amp Plemmirio e finalizzato a promuovere e incentivare la valorizzazione e la tutela del territorio.

Il progetto, in definitiva, punta alla diffusione di una cultura ambientale condivisa e allo sviluppo di una economia e di un turismo coerenti con gli obiettivi di tutela dei luoghi. L’obiettivo più immediato dichiarato è quello di far diventare centrale, nel tessuto economico e sociale della provincia, il concetto di qualità ambientale certificata.

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By Redazione

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