Tutto facile per Ortigia, come da pronostico, batte nettamente il Camogli e sale ancora in classifica.

C.C. ORTIGIA 1928 – RN CAMOGLI 1914 19-6 (5-2, 2-1, 5-1, 7-2)

C.C. Ortigia 1928: Tempesti, Cassia 7, Giribaldi, La Rosa, Di Luciano 2, Cupido, Bitadze 1, Carnesecchi 2, Condemi, Capodieci, Ferrero 4, Napolitano (Cap) 2, Calabresi, Tringali Capuano 1. Allenatore: Stefano Piccardo
Rari Nantes Camogli 1914: Rossi, Plumptton, Gandini 1, Mangiante 1, Boggiano 2, Putt 1, Scardino, Vujosevic, Bianco, Barabino (Cap) 1, Kovacevic, Skiljic, Ruggiero. Allenatore: Angelo Temellini.
Arbitri: Stefano Alfi (Napoli) e Stefano Scappini (Santa Marinella. RM)

Superiorità numeriche: ORT: 10/11 + 2 rig; CAM 2/8.
Espulsioni definitive: Boggiano (C) e Ferrero (O) nel 4° tempo per raggiunto limite di falli

18 novembre 2023Tutto facile per l’Ortigia che, come da pronostico, batte nettamente il Camogli e sale ancora in classifica. Un pomeriggio particolare, quello vissuto alla “Caldarella”, con il pre-partita riempito dall’emozione per il ricordo di Barbara Bufardeci, in onore della quale è stato piantato un albero accanto alla lapide che ricorda Paolo Caldarella. Due simboli della storia dell’Ortigia e della pallanuoto italiana, idealmente insieme nel lembo di terra appena fuori dal bordo di quella vasca che tanto hanno amato. Presenti i familiari della vice-presidente dell’Ortigia e team manager del Setterosa, il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, e il vicepresidente della FIN, Giuseppe Marotta. Applausi e commozione quando il capitano Christian Napolitano ha riempito la buca nella quale è stato piantato l’albero, così come durante il minuto di raccoglimento. Riguardo alla partita, poco da dire: l’Ortigia, priva di Inaba e con Tempesti in panchina, ha dominato sin dall’inizio, gestendo le forze e crescendo di condizione nella seconda parte di gara, quando il divario è diventato ampissimo. In evidenza Cassia e Ferrero (rispettivamente 7 e 4 gol), bene Calabresi, partito con un po’ di emozione per l’esordio in A1 e poi cresciuto minuto dopo minuto, con interventi importanti e tanta reattività. In acqua anche i giovani Capodieci e Tringali Capuano, con quest’ultimo che ha vissuto anche la gioia del primo gol in Serie A1. Per i biancoverdi una partita utile a sciogliere le fatiche di coppa e a recuperare posizioni in classifica, visto che adesso l’Ortigia è quarta, a un punto dal terzo posto, con due di vantaggio sul Trieste e quattro sul Telimar. Ora testa alla decisiva sfida di Euro Cup di giovedì (a Nesima) contro Trieste.

A fine match, coach Stefano Piccardo, esordisce con un ragionamento sul calendario di quest’anno: “Sicuramente lascia un po’ tutti basiti il fatto che si debba giocare in coppa giovedì sera e poi il sabato alle 15 in campionato. Questo per i giocatori delle squadre che partecipano alle coppe europee è un impegno veramente probante. Noi siamo arrivati ieri sera alle 19.30 da Atene. Il Camogli è una neopromossa, quindi oggi abbiamo avuto un turno un po’ più semplice, ma sabato, dopo la coppa, andremo a Napoli. Se la LEN Cup continuerà a disputarsi di giovedì, bisognerà prevedere una formula che sposti le partite di campionato alla domenica”.

Il tecnico biancoverde parla poi del match e delle prestazioni dei due giovani del vivaio e dell’esordiente (in A1) Calabresi: “Oggi abbiamo avuto la fortuna e l’opportunità di cambiare tanto durante la partita, quindi i giocatori non hanno avuto minutaggi altissimi come accade altre volte e siamo sempre rimasti freschi. I giovani? Giacomo era all’esordio con la calottina dell’Ortigia e sostituiva Tempesti, cosa non facile da reggere. Mattia ed Enrico li ho visti bambini, quindi per me è un fatto anche sentimentale vederli esordire in A1 e giocare. Oggi le emozioni sono tante. Abbiamo ricordato Barbara e personalmente anche un mio caro amico che ha lavorato con me e che ha perso sua moglie Michela per la stessa causa. Voglio mandare un grande abbraccio anche a lui, perché è un periodo difficile, come lo è per tutta l’Ortigia per la mancanza di Barbara”.

Dopo la gara, parla anche il difensore Lorenzo Giribaldi: “Oggi abbiamo approcciato bene l’impegno, siamo stati bravi a non sottovalutare l’avversario. Noi veniamo da una trasferta dura, ieri abbiamo viaggiato e oggi dovevamo essere subito pronti per un nuovo match. Abbiamo iniziato bene e poi siamo cresciuti a poco a poco durante la partita. Questa gara ci è servita anche per capire quali sono stati i principali errori commessi ad Atene. Ora però dobbiamo concentrarci sulla sfida contro il Trieste, perché sarà una vera battaglia. Così come lo sarà quella a Kotor. Vincerle entrambe significherebbe qualificarci. Non sarà facile, ma non è nemmeno impossibile. Speriamo che verrà tanta gente giovedì, a Catania, perché il pubblico per noi è fondamentale, ci dà quella marcia in più, è l’ottavo uomo in acqua”.

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