Augusta, “Aria nuova”: richiesta di verifica sui lavori di potatura eseguiti nella Villa Comunale e a Piazza Mattarella

Richiesta di verifica sui lavori di potatura eseguiti in questi giorni nella Villa Comunale e a Piazza Mattarella ad Augusta

A nome del Comitato cittadino “ARIA NUOVA” di Siracusa per la promozione di aree alberate in attuazione alle norme sullo sviluppo degli spazi verdi urbani, esprimiamo il nostro dissenso in merito ad interventi effettuati in questi giorni su alberature presenti all’interno del Comune di Augusta.

 

Si segnala che nella Villa Comunale e in piazza Mattarella ad Augusta sono stati effettuati interventi di “potatura”, o meglio di “capitozzatura”, che hanno danneggiato alberi di grosse dimensioni. Alberi di Ficus sottoposti ad interventi drastici di potatura, attraverso il taglio di branche dal diametro superiore a 10 cm con annullamento totale, o quasi, della chioma verde, sono stati snaturati dal loro naturale portamento e probabilmente sono stati compromessi in maniera irreversibile.

 

Reputiamo l’intervento effettuato sugli alberi del tutto inadeguato, da un punto di vista tecnico agronomico. Annullare o ridurre fortemente la superficie fogliare dell’albero, è un’operazione ingiustificata. La scelta di intervenire così drasticamente e, soprattutto, averlo fatto in corrispondenza del periodo estivo, nel corso di un’estate eccezionalmente secca e caratterizzata da temperature sopra la media stagionale, appare a noi incomprensibile. Temiamo fortemente che questo intervento possa aver compromesso in maniera definitiva la possibilità di sopravvivenza di questi alberi. Se ci

 

 

sarà una ripresa vegetativa essa comporterà un grande sforzo da parte alla pianta e l’eventuale ripresa della chioma, sarà un processo lento che potrebbe richiedere molti anni.

 

Ci si interroga, in linea con Deliberazione n° 19 – 2017 del Comitato nazionale per lo sviluppo del verde pubblico Linee Guida per la Gestione del Verde Pubblico, se la modalità di potature posta in essere porti beneficio alcuno alle piante. Ci si interroga altresì sulle conseguenze derivanti dall’aver lasciato tronchi e tessuti arborei senza difese, e se in tal modo possano verificarsi danni importanti o fatali alla pianta, dalla superficie del taglio verso l’interno, accelerando la frequenza delle rotture dei rami, la formazione di cavità al castello e lungo le branche primarie, lo sviluppo di ramificazioni filate e soprannumerarie, l’inserzione debole delle branche, la vegetazione epicormica, e altro ancora.

 

Si richiama inoltre il Decreto Ministeriale del 10 marzo 2020: “Criteri ambientali minimi per il servizio di gestione del verde pubblico e la fornitura di prodotti per la cura del verde”, norma fondamentale in materia, che ribadisce la necessità di un approccio sistematico nella gestione del verde pubblico, sia nelle attività di manutenzione dell’esistente sia nella realizzazione del nuovo. In particolare al par. 11 (Manutenzione del patrimonio arboreo e arbustivo) del documento, vengono stabiliti criteri chiari e vincolanti per tutte le Amministrazioni: “Gli interventi di potatura devono essere svolti unicamente da personale competente, in periodi che non arrecano danni alla pianta e non creano disturbo all’avifauna nidificante ed effettuati solo nei casi strettamente necessari”(..)

 

Non conosciamo e non sappiamo se esiste un Regolamento comunale del verde, su internet non riscontriamo traccia. Prendendo come riferimento il “Regolamento per il Verde Pubblico e Privato della Città di Siracusa”, notiamo un discostarsi dai principi contenuti al titolo II capitolo IV art.

  1. Un intervento di potatura errato può causare danni irreversibili, esponendo l’albero a gravi problemi e rendendolo meno sicuro, ovvero rischio schianto al suolo. La prevenzione, anche nel caso della gestione degli alberi, è fondamentale e deve tener conto della valutazione delle condizioni fitopatologiche e di stabilità della pianta, prevedendo ogni strumento utile a formulare, al netto di ogni valutazione, una diagnosi specifica che non deve tradursi in una potatura drastica e totalitaria.

 

Premesso ciò si fa presente che le potature, a rigor di legge, non vanno effettuate in periodo- primaverile ed estivo, coerentemente con la Direttiva 2009/147/CE art. 5 lett b, che esplicita non vanno danneggiate le popolazioni di uccelli, distruggendo nidi e uova; principio già contenuto nella Legge 157/92 sulla protezione della fauna selvatica: art. 21.

 

Si richiede a questo punto una tempestiva verifica da parte delle autorità competenti al fine di accertare la regolarità dell’intervento.

 

Reputiamo che operazioni di questo tipo intaccano fortemente il patrimonio arboreo della città, andando ad indebolire uno degli strumenti più semplici ed elementari, per tutelare la salute e il benessere dei propri cittadini. La gestione del verde, già esiguo e sottodimensionato per le necessità di un’area urbanizzata, inserita inoltre in un contesto industriale altamente sviluppato, reputiamo meriti maggior attenzione da parte delle Istituzioni, ad ogni livello. Fiduciosi che, nell’interesse della collettività, questi atti possano non ripetersi, certi che l’Amministrazione adotti sanzioni laddove ne accerti le responsabilità, il Comitato porge

 

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