“Li zite ngalera” per “Prima delle prime” al Teatro alla Scala

Mercoledì 29 marzo 2023 alle ore 18 si terrà, presso il Ridotto dei Palchi “A. Toscanini” del Teatro alla Scala, l’incontro “All’origine d’un genere fresco e vitale” (con ascolti e video) e parlerà di “Li zite ngalera” Francesco Cotticelli, docente di Discipline dello Spettacolo al Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Napoli Federico II. Tale incontro è il nono appuntamento del ciclo “Prima delle prime” dell’Associazione “Amici della Scala”, a ingresso libero fino a esaurimento dei posti.

Il Teatro alla Scala presenta dal 4 al 21 aprile una novità per Milano, Li zite ngalera, una commedia per musica e un autore ignoti al grande pubblico. Occorre rifarsi alla nascita stessa di un nuovo genere di teatro musicale, una “commedia per musica” appunto. La storia racconta che a Napoli nel 1701 sia stata rappresentata presso il Palazzo del Principe di Chiusano la pièce comica La Cilla di Michelangelo Faggioli, coronata da un tale successo da indurre gli impresari di uno dei teatri minori napoletani, quello dei Fiorentini, a commissionare subito un paio di lavori dello stesso genere per la successiva stagione di carnevale. E si sa che da quel momento il Teatro dei Fiorentini prese la decisione di trascurare sempre più il dramma serio, con il quale aveva tentato di fare concorrenza al maggiore teatro napoletano, il San Bartolomeo, per dedicarsi totalmente al repertorio comico, tanto da costituire un nuovo polo d’attrazione per il pubblico dell’opera in musica.

Il nuovo genere mostra la tendenza a imitare i modi dell’espressione popolare, pur filtrati dalla mediazione colta dei letterati e dei musicisti, e a usare sistematicamente il dialetto napoletano che già all’epoca vantava una tradizione letteraria consolidatasi nel teatro di parola, ossia nella commedia recitata nell’ambito colto. “Si trattava”, così scrive Claudio Toscani, “di una lingua autonoma rispetto all’italiano (o meglio al ‘toscano’ come lo si chiamava allora), non semplicemente di un idioma parlato dal popolo e contrapposto alla parlata delle persone colte e di rango elevato.”

Li zite ngalera di Leonardo Vinci, rappresentata al teatro dei Fiorentini il 3 gennaio 1722, è la prima commedia per musica della quale sia sopravvissuta la musica. L’autore del libretto è Bernardo Saddumene, pseudonimo di Andrea Bermures. La commedia di Vinci ottiene alla prima rappresentazione e alle numerose riprese un successo tale che quasi tre anni dopo, alla fine del 1724, si considerò un investimento sicuro riproporre su un altro palcoscenico, quello del Teatro della Pace, uno spettacolo che aveva fatto impazzire tutta Napoli. Un successo ripetutosi nel 1729 al Teatro Capranica di Roma in una versione rielaborata in lingua toscana dallo stesso Saddumene con musica arrangiata da Giovanni Fischietti, con il titolo La costanza.

L’azione di Li zite ngalera si svolge a Vietri, nei pressi di Salerno, ed è assai complessa. Ruota intorno a quattro giovani amanti dalle voci chiare, Ciomma, Belluccia, Carlo, Titta (rispettivamente tre soprani e un contralto) e a tre vecchi dalle voci scure, Meneca, Col’Agnolo, il capitano Federico (rispettivamente due tenori e un basso). La commedia in musica in tre atti, che sarà accompagnata dall’Orchestra del Teatro alla Scala con strumenti storici, sarà diretta da Andrea Marcon; regia di Leo Muscato, scene di Federica Parolini, costumi di Silvia Aymonino.

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