Priolo, Ias, approvazione bilancio: è scontro sulla gestione

Come da programma è stato approvato martedì scorso il bilancio dell’Ias di Priolo Gargallo. L’assemblea dei soci ha ratificato il documento economico della società che gestisce il depuratore consortile nell’area del Petrolchimico siracusano con il solo voto favorevole della parte pubblica, rappresentata dall’ex Consorzio Asi, dai comuni di Melilli e di Priolo Gargallo. Voto contrario della Lukoil e Priolo Servizi, mentre la Sasol si è astenuta.

Stride per i più attenti la bocciatura del bilancio consuntivo per il terzo anno consecutivo da parte dei privati che sono, nei fatti pratici, i soci che hanno la facoltà di nominare il direttore. Figura centrale nello Statuto della società che delega, di diritto e, di fatto, alla conduzione dello stabilimento con l’onere di predisporre il bilancio e determina così con le sue scelte l’azione della gestione dello stabilimento con un potere quasi assoluto.

Negli ambienti industriali e politici, tale siffatta condizione, presuppone una chiara mancanza di fiducia da parte dei soci privati nell’azione della gestione in generale dell’Ias, nella figura dell’attuale direttore pro-tempore, considerato che il bilancio predisposto viene bocciato dai soci privati, da chi, nella buona sostanza, nomina il massimo dirigente, la guida, ma che nei fatti pratici deve essere invece approvato solo dalla parte pubblica, con il grave rischio della messa in liquidazione in caso di mancata approvazione. Rischio, per la cronaca, già scansato più volte, come ha denunciato l’onorevole Enzo Vinciullo.

La nota finale abbastanza colorita e carica del significato in premessa, merita di essere riportata. Nel corso dell’ultima assemblea dei soci, il rappresentante della Lukoil ha accusato l’Ias senza mezzi termini di cattiva gestione. Un fatto che la dice lunga sulle reali condizioni in cui versa la gerenza del depuratore, in uno alle contestazioni che danni anni ambientalisti, sindacati e lavoratori, oltre all’inchiesta ancora aperta della Procura di Siracusa, accusano e denunciano uno stato di degrado degli impianti in generale e una condotta non del tutto consona alla reale condizione in una situazione poco chiara, con la protesta degli ambientalisti e dei sindaci del comprensorio industriale siracusano.

Concetto Alota

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