Sequestrati beni per 300mila euro alla CG Ambiente

La Guardia di Finanza di Siracusa, su delega della Procura, sta eseguendo un provvedimento di sequestro preventivo sui beni e sui conti della CG Ambiente S.r.l, società siracusana operante nel settore del “servizio raccolta rifiuti”, già coinvolta nell’operazione “Rifiuti.zero”, dichiarata fallita per l’indebitamento accumulato per diversi milioni di Euro.
L’Attività, che trae origine dal controllo automatizzato della dichiarazione dei redditi effettuato dall’Agenzia delle Entrate di Siracusa, ha evidenziato delle irregolarità consistenti, tra l’altro, nell’omesso versamento dell’IVA dovuta all’Erario, per l’anno di imposta 2013, per un importo complessivo di oltre
300.000 euro.
I funzionari dell’Agenzia delle Entrate di Siracusa provvedevano a redigere notizia di reato nei confronti
dell’amministratore per aver omesso il versamento dell’imposta in misura superiore alla soglia di punibilità di 50.000 euro prevista dalla norma penale tributaria, per l’anno considerato.
La Procura Aretusea, avuta la cognizione del fatto reato, nell’ambito del procedimento penale 5426/2018, delegava la Compagnia di Siracusa ad eseguire specifiche attività finalizzate al riscontro di eventuali ed ulteriori violazioni di rilevanza penale (omessi versamento di IVA dovuta e omessi versamenti di ritenute certificate), anche in anni successi a quelli già oggetto di comunicazione da parte dell’Agenzia, e ad una complessiva e contestuale proposta per l’adozione di misure ablative (sequestro preventivo di beni di cui è consentita la confisca per equivalente per un valore corrispondente al
vantaggio economico tratto dai soggetti a seguito delle condotte illecite
riscontate).
L’attività delegata alla Guardia di Finanza, a seguito di un’accurata analisi documentale in riscontro alle risultanze delle Banche dati in uso al Corpo, permetteva di segnalare all’Autorità Giudiziaria l’amministratore per l’omesso versamento dell’IVA dovuta per l’anno di imposta 2013 per un importo
complessivo pari a 335.000 euro. Su richiesta della Procura, il Gip di Siracusa, emetteva un
provvedimento di sequestro preventivo, finalizzato alla confisca, per il valore dei tributi evasi, eseguito sui beni e sui conti della società e dell’indagato, anche per equivalente.

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