La Guardia di Finanza ha eseguito il sequestro preventivo della rivendita di tabacchi denominata “Beverly Hills” di Siracusa e della relativa licenza rilasciata dall’ A.A.M.S., gestita di fatto da fratelli Giampaolo e Milena Giaquinta, sussistendo il reato di trasferimento fraudolento di valori.
Gli indagati, al fine di eludere le disposizioni di legge in materia di misure di prevenzione patrimoniale ed al fine di sottrarre al sequestro, ed eventualmente alla successiva confisca la rivendita, ne attribuivano fittiziamente la titolarità a Sebastiano Mazzotta .
La Compagnia di Siracusa già dal 2013 aveva attenzionato Giampaolo Giaquinta, con precedenti specifici, coinvolto in una complessa attività di indagine delegata dalla Procura della Repubblica di Siracusa a conclusione della quale, veniva tratto in arresto, unitamente ad altri, per il reato di usura.
Gli sviluppi investigativi, delegati e coordinati dal Procuratore Capo, Francesco Paolo Giordano, diretti dal sostituto procuratore, Salvatore Grilllo, hanno consentito di determinare il profitto del reato e sottoporre a sequestro preventivo i beni dell’indagato.
I finanzieri dagli ulteriori accertamenti bancari e patrimoniali, anche mediante l’utilizzo della banca dati in uso alla Guardia di Finanza “Molecola”, riscontravano la sussistenza di elementi idonei per l’applicazione di misure ablative sul patrimonio, sussistendo la “pericolosità sociale del soggetto”.
Tale ultimo approfondimento consentiva di dimostrare che dal 2016 la gestione del Bar tabacchi “Beverly Hills” era di fatto riconducibile ai fratelli Giaquinta, nonostante formalmente fosse intestata a Mazzotta Sebastiano. Infatti erano i fratelli Giaquinta che si occupavano in prima persona di tutti gli aspetti gestionali dell’azienda quali: ordinativi di sigarette, turni di lavoro del personale ivi impiegato, gestione di problematiche di volta in volta sopraggiunte inerenti lo svolgimento dell’attività, gestione dei conti correnti bancari intestati all’azienda e quant’altro. Circostanze che di fatto hanno fatto rilevare la titolarità occulta della rivendita di tabacchi in capo ai Giaquinta e la interposizione fittizia del bene a Mazzotta al solo fine di eludere le misure di prevenzione.
In particolare, il carattere fittizio dell’intestazione al Mazzotta si desume anche dalle numerose intercettazioni telefoniche e dalle registrazioni audio-video acquisite nel corso delle indagini nonché dalla disamina della copiosa documentazione bancaria relativa ai tre indagati.
Il Gippresso il Tribunale di Siracusa, Dott. Andrea Migneco a seguito di richiesta formulata dal Pubblico Ministero titolare dell’indagine, Salvatore Grillo, ha emesso il decreto di sequestro preventivo eseguito nella mattinata odierna dalla fiamme gialle aretusee.