Von der Leyen sotto accusa, posto da 17 mila euro per compagno di partito

Non solo Pfizergate. La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in corsa per un secondo mandato, è chiamata a rispondere anche del caso Piepergate.
Markus Pieper, eurodeputato tedesco della Cdu (Ppe), è stato nominato dalla Commissione europea – il 31 gennaio – inviato Ue per le Pmi. Un incarico con una retribuzione da 17 mila euro. Ora diversi commissari ed eurodeputati mettono in dubbio l’imparzialità della nomina. In una lettera alla presidente della Commissione, datata 27 marzo, l’Alto rappresentante dell’Ue per la Politica estera, Josep Borrell, nonché tre commissari, il francese Thierry Breton, l’italiano Paolo Gentiloni e il lussemburghese Nicolas Schmit, hanno chiesto una discussione “quanto prima” in seno al Collegio dei commissari.

“Questa nomina ha sollevato interrogativi sulla trasparenza e l’imparzialità del processo di selezione”, sottolineano. La missiva arriva dopo gli interrogativi posti il 19 febbraio a von der Leyen da una decina di eurodeputati di quattro gruppi politici (socialdemocratici S&d; liberale Renew, Sinistra e Verdi) che chiedono se “l’affiliazione politica del candidato prescelto abbia giocato un ruolo decisivo nella sua nomina”. Due candidati, un ceco e uno svedese, sono arrivati alla fase finale della procedura di selezione ottenendo valutazioni migliori di quelle di Pieper, ha riferito un funzionario europeo ad Afp.

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By Redazione

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