La sistemazione di Targia è diventata ormai ineludibile, adesso occorre mettersi in moto e trovare le risorse necessarie per progettazione, appalto e realizzazione qualunque sia la soluzione tecnica, che spetta ricordo ai tecnici in ossequio delle norme vigenti, che nel caso è compito della politica modificare all’uopo.
Di fronte ad eventi tragici rimaniamo sempre sgomenti, con sentimenti contrastanti di rabbia e commozione, una comunità si stinge inevitabilmente in momenti come questi e si pone molti interrogativi.
Tra questi interrogativi, mi permetto solo di far riemergere alla memoria di tutti, lo stato di abbandono del progetto di ristrutturazione del viadotto di Targia, caduto nel dimenticatoio e lontano dai pensieri della politica. E’ una vicenda che si protrae dal lontano 2013 commissario straordinario del comune di Siracusa il Dott. Giacchetti. Il Progetto di ristrutturazione, appalto e realizzazione per un valore, all’epoca di circa 5,6,milioni di euro, è stato affidato alla Protezione Civile regionale. Il Viadotto è oramai interdetto al traffico veicolare da più di tre anni, l’amministrazione a guida Garozzo, e Assessore ai LL.PP. lo scrivente, ha sopperito ad una grande emergenza con la realizzazione dell’attuale bretella di Targia , ad oggi unica via di fuga dalla zona industriale in prosecuzione con la strada . Oggi m’interrogo e chiedo ai deputati regionali della nostra provincia ed all’Assessore regionale, se la situazione emergenziale che superammo con la realizzazione della bretella è diventata definitiva, perche se così fosse non avrebbe alcun senso tenere in piedi questa struttura fatiscente del viadotto le cui condizioni peggiorano di anno in anno con evidente aggravio di costi per una eventuale ristrutturazione, se così non fosse, di grazia potremmo sapere a che punto siamo:esiste un progetto esecutivo? Esistono i finanziamenti regionali? E’ stata indetta una gara d’appalto?, insomma quale futuro avrà il viadotto.
