Droga in via Immordini, il pm chiede quattordici condanne

160anni di reclusione sono stati chiesti dal pm Alessandra Tasciotti per i quattordici imputati che, a vario titolo, devono rispondere di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti nell’ambito delle indagini sulla piazza di spaccio di via Immordini. Dopo un’articolata requisitoria, la rappresentante della pubblica accusa ha chiesto la condanna a 24 anni di reclusione per Salvatore De Simone, indicato con il nome in codice “Gladiatore”, ritenuto tra i coordinatori dell’attività degli spacciatori mentre 18 anni di reclusione il pm ha chiesto per Lucia Romano, madre di De Simone, alla cui viene attribuito un ruolo di organizzatrice dell’associazione.
Per Matteo Giordano, Roberto Minniti e Angelo Muscatello, la pubblica accusa ha sollecitato la condanna a 12 anni di reclusione ciascuno; per Giuseppe Di Lorenzo, Vincenzo Moscuzza, Salvatore Grande, David Gagliano e Paolo Montalto, la richiesta è di 13 anni di reclusione ciascuno mentre a carico di Ignazio Di Lorenzo, Alessandro Caruso, Antonino Schiavone e Marco Serra la richiesta è di 10 anni di reclusione ciascuno.
L’operazione, denominata “Melissa”, è stata portata a termine nel luglio 2022 dai poliziotti della squadra mobile. Dalle indagini, che coprono un arco temporale dal marzo ad ottobre 2020, è emerso che il gruppo spacciava cocaina, hashish e marijuana con base operativa in una palazzina di via Immordini, nella zona alta della città. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, con il coordinamento della Procura distrettuale antimafia di Catania, i singoli spacciatori erano organizzati in turni sia per lo smercio degli stupefacenti sia per fungere da vedette al termine dei quali rendicontavano ai presunti capi a cui consegnavano il denaro guadagnato e la droga rimasta invenduta. Gli inquirenti si sono avvalsi di intercettazioni telefoniche e ambientali e delle registrazioni delle videoriprese installate nella piazza di spaccio monitorata giorno e notte.
La parola tocca adesso ai legali che dovranno sostenere le arringhe per difendere gli imputati.

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By F N

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