Mondo – Ospedale Shbea di Tel Aviv – Infermiera israeliana la prima a ricevere la 4/a dose

27 dicembre 2021 – E’ una donna la prima persona ad essere vaccinata con la quarta dose in Israele.

Si chiama Orna Rahminov ed infermiera presso l’ospedale Shbea di Tel Aviv che ha avviato oggi uno studio sull’efficacia del secondo booster che sarà inoculato a circa 150 membri dello staff medico dell’ospedale.

Israele – primo paese a scegliere la quarta dose – ha tuttavia dilazionato l’avvio della campagna in attese di nuovi riscontri. “Onorata di essere stata scelta – ha detto Rahminov sul sito Facebook dell’ospedale – Ho fiducia nei vaccini”. L’ospedale Sheba di Tel Aviv comincerà oggi uno studio sull’efficacia della somministrazione della quarta dose di vaccino anti Covid. Lo studio – il primo al mondo secondo i media e in stretto contatto con il ministero della Sanità – coinvolge 6.000 persone, inclusi 150 operatori sanitari della struttura ospedaliera. “La ricerca – ha detto la professoressa Gili Regev-Yochay – saggerà gli effetti della quarta dose sul livelli di anticorpi sulla prevenzione del contagio e controllerà la sua sicurezza”. Israele ha per il momento sospeso l’avvio di una eventuale quarta campagna vaccinale in attesa di ulteriori verifiche. Nel frattempo il ministero della Sanità ha dato una autorizzazione di emergenza per l’uso del farmaco orale Paxlovid della Pfizer contro la malattia. Israele ha ordinato migliaia di dosi con l’obiettivo di combattere la variante Omicron: dosi che dovrebbero arrivare nel Paese mercoledì prossimo.

GRAN BRETAGNA – Il governo britannico sta valutando coi propri consulenti scientifici la possibilità di introdurre nuove restrizioni alla luce degli ultimi dati sul Covid che potrebbero mostrare una ulteriore avanzata della variante Omicron. E’ quanto si legge sul sito della Bbc, secondo cui dopo due giorni senza numeri sul coronavirus pubblicati per via della pausa natalizia si teme un nuovo record di contagi. Downing Street ha affermato che non sono state ancora prese decisioni sull’introduzione in Inghilterra di ulteriori misure per controllare la variante Omicron ma in precedenza il premier Boris Johnson aveva affermato che non avrebbe esitato ad agire dopo Natale, se necessario. E’ possibile che Londra possa seguire l’esempio delle altre nazioni del Regno Unito che hanno inasprito le restrizioni anti-Covid a partire da ieri, in particolare per quanto riguarda pub e ristoranti.

FRANCIA- Nuova stretta anti-Covid in vista in Francia, dopo il record di oltre 100mila casi registrato nel giorno di Natale. Il presidente francese Emmanuel Macron parteciperà questo pomeriggio in videoconferenza a una riunione del Consiglio di difesa sanitaria nel quale verranno indicate le nuove possibili misure da adottare nel Consiglio dei ministri che si terrà subito dopo. Per cercare di frenare la rapida circolazione della variante Omicron, il governo di Parigi è intenzionato ad approvare un progetto di legge che introdurrà il Super green pass (noto in Francia come pass vaccinale) al posto dell’attuale green pass base (pass sanitario) a partire da metà gennaio. Tra le altre ipotesi in discussione, ci sono il rafforzamento dell’obbligo di mascherine all’aperto e un possibile rinvio del rientro dalle vacanze scolastiche, attualmente previsto il 3 gennaio. Non si esclude neppure un coprifuoco nella notte di Capodanno.

STATI UNITI – Le autorità sanitarie americane stanno monitorando 60 navi da crociera in seguito ad alcuni casi di Covid registrati a bordo. Lo afferma il Centers for Disease Control and Prevention. Nei giorni scorsi 55 persone sono risultate positive al Covid a bordo di una nave da crociera Royal Carribean partita dalla Florida. I contagiati sulla Odyssey of the Seas erano stati fra i passeggeri e fra l’equipaggio, anche se il 95% di coloro che sono a bordo sono completamente vaccinati. Le isola caraibiche di Curaçao e Aruba, nelle Antille olandesi, avevano vietato l’attracco.

CAOS VOLI – Continuano i pesanti disagi al traffico aereo in tutto il mondo, dopo gli oltre 8mila voli cancellati nel fine settimana di Natale a seguito della quarantena Covid del personale di bordo e di terra di numerose compagnie. Al momento i collegamenti saltati nella giornata di oggi sono più di 2mila, secondo il sito specializzato Flightaware. Particolarmente colpiti restano gli Stati Uniti, dove rimarrà a terra quasi un quarto di tutti i voli annullati, e la Cina, con China Eastern e Air China come compagnie più coinvolte. I disagi sono destinati a proseguire anche nella settimana di Capodanno, con almeno 760 cancellazioni già previste domani.

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By Redazione

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