Semaforo rosa, una marcia per dire no alla violenza sulle donne

Non solo 25 novembre” per l’Associazione Semaforo Rosa che ieri ha promosso un incontro, proprio sulla Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, con le terze classi di secondaria all’Istituto Scolastico “Giovanni Aurispa” di Noto. Grazie alla pronta disponibilità del Dirigente Scolastico Corrado Carelli e la collaborazione dei docenti è stato possibile realizzare questo momento in cui gli spunti di riflessione sono stati tantissimi e soprattutto l’atteggiamento degli alunni è stato davvero partecipativo.

“La nostra scuola da sempre dedica ed approfondisce questo tipo di tematiche sociali – ha spiegato il Dirigente Carelli- ed in occasione della ricorrenza del 25 novembre ci è sembrato opportuno coinvolgere le terze classi. Anche nelle modalità il nostro obiettivo è quello della partecipazione attiva di tutti, dirigenti, docenti ed alunni. Le azioni didattiche intraprese, nella loro trasversalità, contribuiscono all’acquisizione delle competenze chiave di cittadinanza”. Bambini e adolescenti proprio tra le mura scolastiche sperimentano la società e il vivere civile quindi è giusto prendere consapevolezza di quanto siano importanti i valori e gli insegnamenti impartiti proprio a scuola.

La mattina si è aperta con la proiezione del video clip “Where the wild roses grow”, di Nick Cave con Kyle Minogue, brano struggente che racconta un femminicido, ed i saluti dell’insegnante Nelluccia Mancarella che ha dato il benvenuto da parte della scuola all’Associazione Semaforo Rosa con in testa la Presidente Cettina Raudino. Si è entrati nel vivo della conferenza con le relazioni delle operatrici volontarie dell’Associazione. La Psicoterapeuta Nicole Gisarellaha posto all’attenzione dei ragazzi alcuni concetti fondamentali: “la capacità di saper dire di no”, “l’autostima”, i campanelli d’allarme per riconoscere un potenziale “carnefice”. Su questi concetti ha spesso e sovente interagito con i presenti (proponendo anche un “role-planyng”) che hanno mostrato attenzione ed interesse anche dopo la fine della relazione. “L’unica persona con cui avete a che fare per tutta la vita, siete voi stessi per cui abbiate cura di voi. Goethe diceva: “un grande errore: credersi più di quel che si è e stimarsi da meno da quel che si vale”.

Amalia Lo Giudice, avvocata, ha poi presentato in breve l’Associazione Semaforo Rosa, le attività che di qui a breve la vedranno protagonista, e poi l’importante attivazione degli Sportelli d’ascolto. E l’Istituto Aurispa, insieme al Maiore e al Raeli hanno già messo a disposizione i propri locali per ospitare le professioniste volontarie di Semaforo Rosa che faranno consulenza gratuita, legale, psicoterapica e igienico-sanitaria.

Ma soprattutto è stata annunciata, anche ai più giovani, l’organizzazione di una Marcia che sensibilizzi le coscienza. “Vi invitiamo sabato pomeriggio, 25 novembre, raduno alle 16,45 in Piazza XVI Maggio, con un rossetto rosso. Saremo fianco a fianco uomini e donne per dire di “no” alla violenza sulle donne“. Altro aspetto molto importante del triste e ormai noto fenomeno del femminicidio è quello legale, perché se si sprona la donna a denunciare fenomeni di violenze, stalking e così via, è anche logico attendersi che la stessa legge a cui ci si appella sia in grado di difenderla e proteggerla.

“In realtà prima del 2013, in cui è stata varata la nuova legge, era molto difficile applicare una corretta tutela. Ed in realtà è ancora molto difficile porre dei confini precisi ad un fenomeno che miete vittime ma che ha anche diverse sfaccettature. Una cosa è certa: davanti ad un reato acclarato, alla pena detentiva del carnefice ed alla fine della stessa, la vittima è la prima persona che viene avvisata della reimmissione nella società civile”.

Un campo vastissimo anche quello appena accennato dall’Avvocata Concita Gallo che ha poi lasciato il microfono all’interpretazione di quattro brani per il momento conclusivo; “You and me” tratto dal libro di Serena Dandini e Maura Misiti “Ferite a morte”; “Ad occhi chiusi” di Gianrico Carofiglio; “Buio pesto” di Davide Di Poce;”Valentina” monologo di Paola Cortellesi. Coinvolgenti ed assai ispirati i tre interpreti Nelluccia Mancarella, Corrado Quartararo e Cettina Raudino.

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