Fiscalità di vantaggio, discussione all’Ars


All’ARS in discussione la mozione sulla fiscalità di vantaggio e il rilancio economico della Sicilia, l’On. Cafeo: “bene l’emendamento sulle Zone Franche Doganali e sul ponte sullo Stretto di Messina, ma necessario un cambio di paradigma del Governo
Palermo, 23 giugno 2020 – “Ho apprezzato molti degli emendamenti presentati alla mozione in discussione oggi in aula avente per tema <>, alcuni dei quali provenienti dalla maggioranza, in particolare quello che impegna il Governo a farsi promotore per l’attivazione delle Zone Franche Doganali in Sicilia e per la realizzazione del ponte sullo Stretto”.
Lo dichiara l’On. Giovanni Cafeo, intervenuto oggi nel dibattito d’aula in tema di fiscalità di vantaggio per la Sicilia.
“Le zone Franche Doganali in particolare, grazie all’impegno in Parlamento di Italia Viva, sono già state attenzionate dal Ministro Provenzano – spiega l’On. Cafeo – perché a causa dei ritardi nell’attivazione delle Zes in Sicilia non si sono potute avviare, così come la posizione sul ponte sullo Stretto, anche alla luce dell’alta velocità che da pochissimo è arrivata fino a Reggio Calabria, nonché la fiscalità di vantaggio, tutti temi già condivisi dal Governo azionale su proposta di Matteo Renzi”.
“Ci sono però almeno due punti importanti sul quale il Governo regionale deve prendere, finalmente, una posizione chiara e netta – prosegue l’On. Cafeo – e cioè in primo luogo la necessità di un cambio di paradigma sul ruolo della Sicilia nel contesto Euro-Mediterraneo, e cioè non un vuoto richiamo all’autonomia fine a sé stessa, ma la necessità, comune a gran parte dell’Europa, di guardare alle opportunità del sud del mondo verso il quale, proprio grazie alla nostra posizione strategica, possiamo diventare un importante punto di riferimento”.
“Il secondo argomento, altrettanto importante, riguarda l’approccio, o meglio la mancanza di approccio del Governo sul tema dell’attrazione degli investimenti – continua Cafeo – senza una chiara visione e con una sorta di bipolarismo nei confronti dei privati, da una parte invocati per avviare il rilancio economico dell’Isola e dall’altro ostacolati grazie all’eterna indecisione e alle normative inadeguate e confuse, come il decreto sul piano dell’aria impugnato da imprese di tutta la Sicilia”.
“Ultimo, ma non per importanza, è l’assordante silenzio sulla crisi del Polo Petrolchimico siracusano, neppure menzionato da questo Governo forse perché le accise sui prodotti petroliferi vengono incassate per intero dallo Stato – precisa ancora Cafeo – ma magari con il mio emendamento a questa mozione, che prevede un provocatorio 25% delle accise da far destinare al Governo Regionale, riusciremo finalmente ad attirare l’attenzione, pur essendo chiaramente inapplicabile qualunque intervento di questo tipo”.
“Questa mozione sarà approvata con ampia maggioranza ed è un bene – conclude l’On. Cafeo – ma la sensazione è che se per assurdo si dovesse fare oggi un avviso per incentivare gli investimenti in Sicilia, il Governo non saprebbe esattamente cosa mettere in campo, proprio perché non esiste ad oggi una visione programmata dell’idea di sviluppo; proprio adesso è però il momento di mettersi in discussione, ascoltare le parti sociali e provare a dare lo shock necessario per la ripartenza siciliana, senza arroccamenti e soprattutto senza inutili preconcetti”.

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