Finalmente viene corretta una norma obsoleta, garantendo il diritto al lavoro alle persone non vedenti e ipovedenti. Il governo Musumeci vigilerà affinché gli enti pubblici e privati rispettino quanto previsto in tema occupazionale». L’assessore regionale alla Famiglia, alle Politiche sociali e al Lavoro, Antonio Scavone, interviene sulla recente approvazione all’Ars del disegno di legge di iniziativa parlamentare che modifica la legge 60 del 1976, consentendo di rilanciare e potenziare le assunzioni nei centralini degli uffici pubblici.
«L’evoluzione tecnologica della telefonia ha condotto verso una riduzione degli operatori, i centralinisti con disabilità visiva hanno avuto sempre meno possibilità di lavorare – sottolinea l’assessore Scavone – L’intervento legislativo consente di integrare la norma nazionale e correggere quella regionale, promuovendo la piena occupazione di questi soggetti, equiparando le nuove qualifiche professionali già riconosciute dallo Stato a quelle di centralinista telefonico. Chi vive la condizione di cecità potrà occuparsi anche della gestione e dell’utilizzazione delle banche dati, dei servizi di telemarketing e telesoccorso, o essere impiegato come addetto alle informazioni. Adesso è fondamentale procedere alla verifica della ricognizione teorica dei posti disponibili negli enti pubblici e privati che rientrano nell’obbligo delle assunzioni previsto per legge. Nella provincia di Palermo, per esempio, abbiamo riscontrato possibilità occupazionali in oltre trenta enti privati e in oltre cinquanta enti pubblici».